Overseas 2020: i protagonisti
In EDUCatt entusiasmo e voglia di mettersi in gioco saranno le parole d’ordine per le prossime settimane grazie ai sette studenti dell’Università Cattolica di Lima che animano l’edizione 2020 del progetto Stage Overseas Italia&Perù.
Danae ha 22 anni, studia economia, parla tre lingue, ama leggere, visitare musei e fare trekking, ma la sua vera passione è il cibo: in Perù non rinuncerebbe alla causa de pollo, che è anche il suo piatto forte in cucina, ma all’Italia deve la scoperta del risotto, che nomina sempre con il sorriso sulle labbra. Ha realizzato da poco il suo desiderio di vedere il Duomo di Milano, ma al suo sogno più grande sta ancora lavorando: nella vita vorrebbe fare investigazione economica nel suo paese per rinnovare le norme e gettare le basi per un nuovo progresso.
Joaquin, Joaco per gli amici, ha due sorelle maggiori e tre cani, ama cucinare, giocare a tennis e a pingpong, ma buona parte del suo tempo libero lo spende tra libri, film e serie TV: tra le sue preferite Riverdale e Haunting of Hill House. Frequenta il quinto anno del corso di studi in Turismo e patrimonio culturale per ricoprire un domani il ruolo di responsabile culturale, ma potendo sognare in grande, il suo lavoro ideale è fare lo scrittore.
Violinista, nuotatrice e lettrice raffinata – tra i suoi autori preferiti Dostoevskij ed Herman Hesse – Nicolle è una ragazza dallo sguardo dolce e dalle idee ben chiare: studia diritto e sogna di lavorare all’OEFA, l’Organismo governativo di Valutazione e Fiscalizzazione ambientale. Nonostante i suoi 21 anni, ha già nel suo bagaglio un’esperienza lavorativa al Ministero pubblico presso l’Ufficio dei processi elettorali e la partecipazione a gruppi universitari come Comunis Opinio che organizza cineforum e dibattiti sul tema dei diritti umani.
Angie vive con la danza nelle gambe, pronta a farsi contagiare da qualsiasi musica, soprattutto quelle tradizionali peruviane suonate con il cajon, e con un sogno nel cassetto: aprire uno proprio studio nutrizionistico e creare una linea di prodotti studiati ad hoc per i suoi pazienti. Del Perù ama la lingua quechua e il ceviche, dell’Italia la carbonara e l’educazione civica: la più grande sorpresa di Milano per lei sono state le macchine che si fermano in prossimità di un passaggio pedonale.
Nel tempo libero gioca a basket, ma anche a pallavolo e a calcio, suona la chitarra e guarda Netflix, ma soprattutto studia il coreano da autodidatta: il sogno di Diana, infatti, è lavorare come project manager per la Pledis Entertainment, un’importante etichetta discografica sudcoreana. Intanto studia Amministrazione d’impresa e traduce la sua voglia di mettersi in gioco in attività extracurricolari come la partecipazione al gruppo di volontariato SEDIPRO che organizza eventi in centri disabili e ospedali e si impegna in campagne come Dona una Tapita, Destapa una Sonrisa (“dona un tappo, regala un sorriso” ) in collaborazione con l’Hospital Del Niño.
Si chiamano Angie, Antony, Nicolle, Joaquin, Diana, Elmer e Danae e sono i sette studenti peruviani arrivati lo scorso 26 gennaio dal Perù per prendere parte al progetto Stage Overseas Italia&Perù, nato nel 2001 grazie alla convenzione tra Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’Università Cattolica Sedes Sapientiae (UCSS) di Lima. Durante le sei settimane di permanenza in Italia questi giovani svolgono un tirocinio formativo all’interno degli uffici EDUCatt delle sedi di Milano e Piacenza o presso nostri partner, affiancando i professionisti nel loro lavoro quotidiano, mettendo alla prova sul campo i loro percorsi di formazione e cercando di ampliare i loro orizzonti culturali.
Quest’opportunità, che si sono guadagnati imparando la nostra lingua e impegnandosi negli studi, arricchisce non solo i loro curricula formativi, ma soprattutto il loro bagaglio di esperienze umane, sia grazie al modello di accoglienza famigliare, che li inserisce per un mese e mezzo in tutte le sfumature della nostra cultura vissuta tra le mura domestiche, sia grazie alla possibilità di approfittare del viaggio in Italia per visitare città come Roma e Venezia.
Sette volti, sette voci, sette storie da ascoltare e da scoprire: il loro viaggio in Italia è per EDUCatt una ventata di energia nuova e contagiosa non solo per chi all’interno della Fondazione è chiamato a riscoprire l’importanza del farsi guida per qualcuno, ma anche per tutti coloro che nei gesti quotidiani sapranno riscoprire il vero valore dell’accoglienza: di persone, pensieri e orizzonti oltreoceano.