A Roma una «sfida» da affrontare a testa alta
Con grande spirito di solidarietà e collaborazione la sede romana della Fondazione è al fianco del Policlinico Gemelli e della comunità universitaria per far fronte all’emergenza sanitaria.
Nel fronteggiare l’eccezionale situazione di emergenza in cui tutta l’Italia si trova in questo momento, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione per il Diritto allo Studio Universitario di tutte le sedi si sono trovate a dover mettere prontamente in atto misure e provvedimenti finora mai immaginati. Con grande spirito di solidarietà e collaborazione, le Direzioni di sede e di Collegio si sono rivolte a studenti, professori e personale tecnico amministrativo per rispettare le direttive nazionali e far fronte comune davanti a una realtà che porta disgregazione, allontanamento e, in alcuni casi, sforzi mai ipotizzati prima per collaborare con chi, in questo momento, si sta battendo in prima linea in aiuto di chi è in pericolo e in difficoltà.
In linea con quanto sta accadendo nelle altre regioni, la sede EDUCatt di Roma, seguendo le direttive dell’Ateneo, ha predisposto la chiusura di alcuni servizi normalmente disponibili in presenza (come il Servizio Agevolazioni, con cui è comunque possibile rimanere in contatto via telefono, ticket o e-mail). Per rispondere alle necessità contingenti, è stato ritenuto importante garantire il funzionamento dei servizi di ristorazione per la comunità universitaria e in particolar modo per il personale sanitario del Policlinico Gemelli; allo stesso modo, i Collegi continuano a funzionare e a rimanere aperti per gli studenti e le studentesse che hanno deciso o hanno avuto la necessità di rimanere a Roma, con soluzioni pensate appositamente per garantire la sicurezza dei ragazzi, delle Direzioni e di chi permette l’idonea gestione delle strutture.
Di fronte a una realtà attivamente coinvolta nella gestione della pandemia come quella della Fondazione Policlinico Gemelli, la sede romana della Fondazione ha inoltre preso l’importante decisione di mettere a disposizione del personale sanitario i piani dell’Ala Q, fino a poco tempo fa occupati dal Collegio San Luca Barelli. In tempi brevissimi e con un ingente sforzo organizzativo e logistico, oltre al coinvolgimento delle collegiali, la Direzione del San Luca Barelli, il personale EDUCatt e le ditte che abitualmente garantiscono lo svolgimento dei servizi residenziali, è stato possibile ricollocare le studentesse ancora presenti in Collegio presso la Residenza San Luigi e, nel frattempo, rimuovere e allocare con la massima attenzione e rispetto gli effetti personali di chi vive quotidianamente il Collegio. Nella consapevolezza del sacrificio richiesto, sono stati predisposti, con un notevole sforzo organizzativo, più di 1000 colli in locali non accessibili al pubblico per garantire l’integrità e la privacy delle studentesse vicine o lontane da Roma e dal Collegio San Luca Barelli.
La situazione in cui si trova EDUCatt è una «sfida» che viene affrontata a testa alta, giorno dopo giorno. Dal responsabile della sede di Roma Alberto Astuto arriva, a tal proposito, la gratitudine più sentita:
«Consapevoli di aver richiesto un grande atto di generosità e solidarietà, un ringraziamento particolare va al personale che in concreto ha reso possibile tutto ciò, lavorando a pieno ritmo, nonostante i rischi che la situazione attuale comporta e mostrando, orgogliosamente, di essere in grado di rispondere con forza, prontezza e, anche e soprattutto, con un grande senso di umanità, alla sfida con la quale siamo stati chiamati a misurarci. Un grazie, inoltre, va alla Direzione del Collegio, che ha saputo fronteggiare l’emergenza con grande spirito di solidarietà e collaborazione e a tutte le altre Direzioni che, in questo periodo di forte preoccupazione, sostengono e supportano quotidianamente i nostri collegiali».
[Grazie in particolare ad Alberto Astuto e Rita Lucia Montrone per la collaborazione alla stesura di questo articolo; la foto è di Andrea Aschedamini – differentphotography per EDUCatt.]