Il Progetto LIFE nell’emergenza: i primi focus group online
Nato con l’obiettivo di dar voce ai diversi gruppi di interesse della Fondazione e di ascoltarne i bisogni e le opinioni, il Progetto LIFE non si è fermato nei mesi di lockdown, ma anzi è stato mezzo per far sentire agli studenti e ai collegiali la vicinanza della Fondazione e la sua mission di supporto.
L’inizio del nuovo anno accademico lascia alle spalle mesi faticosi e difficili in cui l’emergenza sanitaria ha costretto la Fondazione ad azioni strategiche per aiutare gli studenti, per continuare a garantire i servizi necessari, ma anche per farsi sentire vicina nella sua mission di ascolto e supporto: per questo il Progetto LIFE (Lightening Innovations For Empowerment), guidato da un’équipe di psicologi in dialogo con la comunità universitaria, ha continuato il suo lavoro inaugurando ad aprile i primi Focus group online dando voce agli studenti rimasti a casa o nei collegi.
Tra aprile e luglio gli incontri telematici hanno coinvolto gli studenti collegiali e gli studenti internazionali di tutte le sedi dell’Università Cattolica, andando a indagare, in particolare, i temi del diritto allo studio e delle percezioni che gli studenti hanno delle attività della Fondazione: la concomitanza degli incontri con il picco dell’emergenza sanitaria ha avuto il doppio effetto di fare luce sulla percezione della presenza di EDUCatt in mesi di isolamento forzato, ma anche di farne sentire la vicinanza e l’interessamento.
L’esigenza di adattarsi a nuovi canali di comunicazione ha permesso al Progetto LIFE di riorganizzare il proprio metodo di lavoro e ha insegnato che il contatto da remoto è pur sempre un contatto umano e reale, con il grande vantaggio di poter coinvolgere una maggior porzione di studenti e di comunità universitaria: così è stato per gli studenti internazionali, coinvolti per la prima volta con grande entusiasmo da entrambe le parti.
Inoltre, nel mese di luglio un Focus group specifico sul progetto solidale Casa Fogliani ha permesso di chiarirne la percezione agli occhi degli studenti: sebbene i prodotti selezionati siano individuati come di qualità, alcune difficoltà logistiche ne rendono difficile l’acquisto. L’imminente rilascio dell’e-commerce potrà quindi facilitare la scelta dei prodotti e offrire un collegamento più immediato tra la visione del canale Instagram e la vetrina online del prodotto.
Mettersi all’ascolto dei bisogni degli studenti significa non solo poter migliorare i servizi e le opportunità offerte, ma anche lavorare su strategie comunicative mirate ad avvicinare il più possibile l’immagine che EDUCatt ha di sé con l’immagine che i suoi stakeholder costruiscono attraverso la loro personale esperienza.