Cibo e città: fare rete per un’alimentazione sicura e accessibile
Perché un’alimentazione corretta sia un diritto e non un privilegio di pochi, è necessario l’impegno di tutti e le città possono offrire il tessuto entro il quale innestare una rete di collaborazioni. L’impegno del servizio di ristorazione di EDUCatt è volto a rendere accessibile un’offerta che sia sana e sostenibile.
Parlando di cibo e sana alimentazione diventa sempre più importante affrontare il tema in termini di sostenibilità alimentare, volgendo lo sguardo a modelli in grado di tutelare e promuovere un’offerta che sia allo stesso tempo sicura e accessibile.
Accessibilità e sicurezza è il binomio entro cui la FAO colloca il suo ultimo report intitolato The State of Food Security and Nutrition in the World. Transforming Food Systems for Affordable Healthy Diets. Le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi sono sistemi complicati di problemi nutrizionali, di sostenibilità ambientale e di spreco alimentare. È necessario dunque adottare un approccio sistemico, in grado di incentivare un circolo virtuoso e sostenibile tra tutti gli attori coinvolti nella produzione, nella distribuzione e nel consumo di cibo.
Cibo e città
La recente pubblicazione della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition (BCFN), Cibo e città, propone la città come “centro propulsore” di politiche alimentari volte al raggiungimento di obiettivi di sviluppo sostenibile. Le città e l’insieme di relazioni che la compongono diventano dunque i protagonisti che facilitano la rete di collaborazioni tra le amministrazioni, gli attori della società civile e il settore privato. Un esempio è la politica alimentare del Comune di Milano che, mediante una serie di iniziative supportate da Università ed Enti di ricerca, punta a creare un’economia circolare all’interno del tessuto urbano, in grado di prevenire e di ridurre lo spreco, anche attraverso l’educazione e il contributo dei cittadini e degli operatori locali.
Molti interventi sono finalizzati alla ridistribuzione delle eccedenze alimentari, come la riduzione dell’imposta sui rifiuti per le imprese che donano le proprie eccedenze alle istituzioni benefiche o l’attivazione di Hub di quartiere destinati allo stoccaggio e alla distribuzione degli alimenti, recuperati dai piccoli attori locali. La società del Comune che gestisce le mense scolastiche è inoltre promotrice della campagna “Io non spreco”, la distribuzione di sacchetti che gli utenti possono utilizzare per portare a casa i prodotti non deperibili che non hanno consumato, e sostiene iniziative finalizzate alla riduzione dell’uso della plastica.
L’impegno di EDUCatt
Il servizio di ristorazione erogato da EDUCatt garantisce agli studenti una proposta che sia sana e sostenibile, garantita dal marchio di servizio Educhef. L’attenzione che EDUCatt rivolge alla qualità della propria offerta è affiancata dall’impegno della Fondazione nell’abbattere gli sprechi alimentari, proponendo, quando necessario, piatti preparati e ideati sulla base delle proprie eccedenze. Nella prospettiva di ridurre progressivamente l’uso della plastica, tutte le mense gestite dall’Ente hanno erogatori di bevande senza tocco, grazie alla tecnologia contactless, senza limiti di consumo e senza l’uso di plastica. Inoltre, grazie al progetto di Casa Fogliani, EDUCatt si fa promotore, attraverso operazioni di co-branding, di eccellenze gastronomiche che vengono coinvolte all’interno di iniziative a scopo benefico, come l’ultima campagna della Fondazione Buoni a far del bene.