La prevenzione ai tempi del Coronavirus: l’impegno del Centro Sanitario di EDUCatt
Da sempre attento alla tutela e alla promozione della salute, il Centro Sanitario di EDUCatt continua a programmare campagne di sensibilizzazione, prevenzione e controllo: le racconta la dottoressa Raffaella Romeo, direttrice del Centro Sanitario EDUCatt di Milano.
La pandemia ha scoraggiato le buone pratiche di prevenzione e controllo delle patologie non-Covid, anche a causa di una maggiore diffidenza per gli ambienti medico-ospedalieri e, in generale, per i luoghi frequentati da molte persone. La dottoressa Raffaella Romeo, Direttrice del Centro Sanitario EDUCatt di Milano e medico epatologo presso l’Istituto Auxologico Italiano, ha risposto ad alcune domande sul tema della prevenzione e sulle prossime iniziative in programma per il Centro Sanitario dell’Ente per il diritto allo studio dell’Università Cattolica.
D: La pandemia ha preso il centro della scena e sembra che gli sforzi sanitari siano direzionati con un’unica prospettiva. Come fare a non dimenticarsi che esistono altre patologie che richiedono prevenzione e monitoraggio?
R: Sicuramente la pandemia, oltre a sovvertire le nostre priorità e abitudini quotidiane, ha modificato in maniera importante l’approccio di ognuno di noi alla medicina generale. I primi mesi della pandemia hanno insegnato che era preferibile stare lontano dagli ospedali e dagli studi medici, tuttavia se un anno fa questo poteva essere comprensibile, anche se non certo condivisibile, oggi è doveroso ricordare che frequentare gli ambulatori specialistici e gli studi medici, oltre ad essere sicuro, è fondamentale. Tutti ormai, dal centro più piccolo all’ospedale più attrezzato, applicano scrupolosamente le norme di igiene, il distanziamento sociale etc. Di conseguenza è importante continuare gli screening, ad esempio delle malattie oncologiche, ed è fondamentale seguire le cure e i controlli delle patologie, anche di quelle che non danno segno clinico della loro presenza, perché questo non significa che siano scomparse, ma interrompere cure e controlli significa lasciare spazio libero alla loro progressione.
D: Da sempre il Centro Sanitario di EDUCatt aderisce a campagne di sensibilizzazione e prevenzione promosse da varie associazioni impegnate in campo medico: quali sono le azioni e le sfide che la medicina è chiamata ad affrontare oggi e quale sarà il contributo del Centro Sanitario?
R: Sperando che la situazione migliori presto, il Centro Sanitario ha in programma una campagna vaccinale contro il morbillo, rivolto anche a studenti non italiani, provenienti da Paesi nei quali la vaccinazione non è disponibile, o quantomeno non su larga scala. Abbiamo in progetto anche di proseguire la campagna di prevenzione delle malattie ginecologiche, in collaborazione con la LILT, e di iniziare quella di prevenzione delle malattie andrologiche. Abbiamo inoltre la volontà di allargare il ventaglio degli specialisti afferenti al Centro Sanitario EDUCatt, aggiungendo ai già presenti oculista, dermatologo e ginecologo anche un allergologo, un endocrinologo e fornire anche la possibilità di cure odontoiatriche e fisiatriche. Infine, abbiamo in programma di organizzare una serie di eventi in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti per informare sulla fondamentale importanza della donazione degli organi.
D: Un’ultima domanda proprio sul tema della donazione. Il Covid sembra aver concentrato su di sé tutti gli sforzi e le azioni di divulgazione della comunità medico-scientifica e certe tematiche, come quella della donazione, sembrano essere passate in secondo piano. Quanto è importante, secondo lei, continuare a tenere alta l’attenzione su tematiche come la donazione di sangue o di midollo osseo?
R: Nonostante il Covid, l’attività degli ospedali procede così come gli interventi chirurgici più invasivi che richiedono il supporto trasfusionale: per questa ragione è fondamentale continuare a donare, tenendo ben presente che non è possibile contrarre il virus Covid-19 all’atto della donazione e non è possibile trasmetterlo per via trasfusionale. Chi è un donatore abituale può e deve continuarle a farlo, ma anche chi non ha mai donato potrebbe considerare di iniziare adesso, contattando uno dei centri trasfusionali vicini. Accanto al sangue è fondamentale anche la donazione di midollo, perché è bene ricordare che le malattie onco-ematologiche, come per esempio la leucemia, continuano ad esserci e i pazienti continuano ad avere bisogno dell’aiuto di tutti noi, anche in questo periodo di pandemia.
Da sempre attento alla tutela e alla promozione della salute della comunità universitaria, il Centro Sanitario di EDUCatt continua ad associare alle prestazioni mediche anche una finalità educativa – che sia educazione alla prevenzione o al corretto utilizzo del Sistema Sanitario Nazionale – per favorire la crescita di persone mature e responsabili anche nella tutela della salute propria e altrui. A testimonianza di questa volontà, Marco, un lavoratore di EDUCatt della sede di Milano, ha raccontato la sua recente esperienza di donazione di cellule staminali affinché altri giovani possano trovare la forza di iscriversi al registro dei donatori.
L’intervista integrale alla dottoressa Romeo è disponibile su Spotify nel Podcast ECO – EDUCatt On Air (puntata 5).