Salute

Dieta vegetariana: chi rischia di più

Esigenze specifiche chiedono piani nutrizionali ben calibrati: le diete a base vegetale sono indicate per i bambini e per gli adolescenti? Ne parla il professor Miggiano nel nuovo appuntamento alla scoperta delle diete vegane e vegetariane, tra benefici e rischi.

Bambini

I bambini presentano esigenze nutrizionali specifiche con valori maggiori rispetto agli adulti a causa del loro rapido sviluppo e del maggior dispendio quotidiano di calorie e di nutrienti (a parità di peso). D’altra parte, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana (LARN) per l’infanzia sono distinti e relativamente più elevati (per unità di peso corporeo) rispetto a quelli dell’età adulta. Qualsiasi deviazione da una dieta ottimale potrebbe esporre più rapidamente il bambino a carenze nutrizionali, con conseguenze negative sul suo stato di salute sia sulla sua crescita, oltre che provocare carenze di vitamine e minerali. Diversi pericoli possono quindi insorgere nel seguire diete restrittive e diversi studi sostengono che la nutrizione nella prima infanzia risulta adeguata ed equilibrata qualora contenga almeno latticini e uova, mentre è inadatta a neonati o bambini una dieta vegana, poiché rischia di comprometterne la salute attraverso gravi deficit di energia, proteine, calcio, vitamina D, vitamina B-12 e ferro e zinco. 
Inoltre, non è chiaro in che misura i benefici sulla salute riscontrati negli adulti che seguono una dieta vegetariana siano dovuti alla dieta o ad altri aspetti dello stile di vita. 

Le diete vegane, in effetti, pongono particolari problemi nella prima infanzia per quanto riguarda la sufficiente dose di nutrienti ed energia, soprattutto se non sono pianificate e costantemente sorvegliate da un medico. Mentre, invece, i modelli latto-vegetariano, latto-ovo-vegetariano e semi-vegetariano risultano essere maggiormente conformi alle raccomandazioni pediatriche per la promozione della salute e la riduzione del rischio di insorgenza di malattie cronico-degenerative, garantendo uno sviluppo adeguato.

Adolescenti

L’adolescenza è un periodo di notevole cambiamento in cui i giovani cominciano a fare delle scelte di dieta per tutta la vita. La decisione di diventare vegani può essere influenzata, oltre che da motivi soggettivi quali l’etica, la salute, il disgusto per la carne e la preferenza per il cibo vegetariano, anche da influenze esterne, come gli amici, la famiglia, la scuola o i media. Si osserva come la scelta di diventare vegetariani/vegani in età adolescenziale è un fenomeno prevalentemente femminile. La dieta potrebbe rappresentare il fattore più importante nella promozione della salute in questa delicata fascia d’età, insieme ad una serie di comportamenti salutistici, come fare esercizio fisico e non consumare alcool o fumare tabacco, che sono generalmente adottati contestualmente.
Naturalmente, se esistono raccomandazioni condivise per una nutrizione adolescenziale, in particolari condizioni come obesità, attività sportiva e dieta vegetariana le raccomandazioni si specificano caso per caso per garantire la corretta gestione delle diverse esigenze nutrizionali.

Gli adolescenti vegani presentano un più elevato introito di frutta e verdura, fibre, vitamina C, vitamina A ed acido folico, ma più bassi introiti di grassi totali, grassi saturi e colesterolo, rispetto ai coetanei non vegetariani.  La ricerca ha messo in evidenza alcuni vantaggi nutrizionali per le diete vegetariane e ha indicato che questo regime alimentare può portare ad abitudini alimentari sane per tutta la vita, quando questa scelta viene presa in giovane età. Ma dal momento che una dieta vegetariana può comportare carenze di diverse vitamine e minerali, una valutazione nutrizionale accurata e una buona consulenza è la chiave che la classe medica ha per promuovere all’interno delle famiglie l’adozione di sane abitudini alimentari per aiutare nella prevenzione delle malattie.

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