Un milione di euro da fondi propri: così la Cattolica garantisce le Borse di studio a tutti gli idonei
Un nuovo intervento straordinario con fondi propri assicura la borsa di studio a tutti gli studenti idonei: è quando stabilito dalla manovra dell’Università Cattolica che investe circa un milione di euro per garantire a tutti gli studenti bisognosi e meritevoli l’accesso alla formazione terziaria, anche a fronte della mancanza di fondi regionali.
Perché la diversità di mezzi non si trasformi in disparità di opportunità, davanti alla necessità di famiglie e studenti bisognosi l’Università Cattolica conferma la volontà di non escludere nessun giovane bisogno e meritevole dal diritto di intraprendere percorsi di formazione terziaria: così l’Ateneo vara anche quest’anno un intervento straordinario di circa 1 milione di euro a copertura degli studenti idonei alla borsa di studio che, per mancanza di fondi pubblici, ne rimarrebbero esclusi.
In base alle risorse finanziarie relative all’a.a. 2020/21 che Regione Lombardia assegna ai soggetti gestori dei servizi per il Diritto allo Studio Universitario, la percentuale di copertura degli idonei alla borsa di studio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore risulta infatti pari a circa l’87%. Le risorse pubbliche messe a disposizione per gli studenti idonei alla borsa di studio dell’Università Cattolica non sono, quindi, sufficienti a coprire l’ulteriore fabbisogno economico necessario per garantire l’erogazione delle borse di studio al restante 13%: se dunque attualmente 2.850 studenti risultano coperti dai fondi regionali, quasi 400 ne rimarrebbero esclusi e andrebbero a costituire la categoria di idonei non beneficiari, ossia studenti che, pur avendone diritto, non potrebbero fruire della borsa di studio per mancanza di fondi pubblici.
Davanti a questo scenario, la manovra straordinaria di Università Cattolica assicura al 100% degli studenti idonei alla borsa di studio l’accesso agli studi universitari.
Questo intervento straordinario con fondi propri – iniziativa che si rinnova per l’undicesimo anno di seguito – riconoscerà a tutti gli stessi diritti e assegnerà al 100% degli aventi diritto il beneficio della borsa di studio, che oltre all’esenzione delle tasse universitarie e all’ottenimento di una borsa di studio in denaro garantisce la possibilità di consumare un pasto al giorno presso le mense EDUCatt. L’Università Cattolica, con i suoi 3.239 beneficiari, costituisce peraltro quasi la metà degli studenti beneficiari in Atenei non statali sul territorio nazionale[1].
La manovra straordinaria a favore degli idonei non beneficiari si aggiunge a un più ampio ventaglio di azioni di sostegno messe in campo dall’Ateneo, in uno sforzo coordinato con Istituto Toniolo e Fondazione EDUCatt, per dare a tutti i bisognosi e i meritevoli l’opportunità di intraprendere percorsi formativi di alta qualità in un ateneo prestigioso, primo ateneo privato in Lombardia a estinguere la categoria paradossale degli «idonei non beneficiari»: tra queste le borse di studio per merito dell’Istituto Toniolo, il rinnovo del Fondo Salvastudi intitolato ad Agostino Gemelli e l’ampliamento del fondo di Sovvenzioni Straordinarie EDUCatt, relativo a strumenti e servizi per il conseguimento del successo formativo.
Davanti alla necessità di famiglie e studenti bisognosi, che avrebbero trovato negli oneri economici un ostacolo per il loro futuro, l’Università Cattolica conferma infatti la volontà di non escludere nessun giovane volenteroso dal diritto di intraprendere percorsi di formazione terziaria: volontà che si concretizza, dal 2011 ad oggi, nell’impiego di fondi propri per agevolare e sostenere gli studenti in difficoltà davanti all’insufficienza dei finanziamenti pubblici, ma anche attraverso azioni concrete che dallo scorso anno tengono conto delle possibili ricadute economiche indotte dall’epidemia di covid-19.
«L’Università Cattolica del Sacro Cuore ha un triplice promessa da fare» – diceva Padre Agostino Gemelli nella Prolusione all’anno accademico 1945/46 – «Al Paese promette serietà di ricerca scientifica. Ai suoi docenti il riconoscimento della loro opera di scienziati e maestri. Ai suoi studenti l’assistenza necessaria ai loro molti bisogni spirituali e materiali»: le azioni concrete che l’Ateneo continua a compiere nei confronti dei propri studenti tengono fede alla promessa e continuano a testimoniare il pensiero e lo spirito del suo fondatore.
[1] Rif. a.a. 2016-2017, fonte: http://ustat.miur.it/dati/didattica/italia/atenei-non-statali.