L’importanza del «fare insieme»: cronaca dell’incontro delle Direzioni dei collegi in campus
Una giornata di rendicontazione e formazione che ha coinvolto tutti i collegi e le residenze in campus dell’Università Cattolica e che ha permesso di fare il punto sul prossimo anno del progetto educativo comunitario.
Un’occasione preziosa per rendicontare, confrontarsi, porre le basi per un progetto educativo sempre più ricco e portatore di frutti, un appuntamento che di anno in anno si rinnova – in forme e modalità adeguate all’evolversi della situazione emergenziale degli ultimi due anni – e che trova nelle personalità che vi prendono parte una spinta a condividere, a fare sempre meglio, a non aver paura di evidenziare criticità da sbloccare e punti di forza da valorizzare.
È questo il senso dell’incontro delle Direzioni dei collegi in campus di tutte le sedi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore dello scorso 17 settembre che, a differenza delle edizioni “in trasferta” del 2018 e del 2019 (rispettivamente a Cingoli e a Bocca di Magra), si è concretizzato in una giornata in modalità “ibrida”: la mattina ha previsto infatti una serie di momenti online (come accaduto anche per l’edizione 2020), mentre il pomeriggio ha dato la possibilità di introdurre momenti di confronto e dialogo in presenza.
Una giornata densa di incontri e di spunti, a partire dal saluto della professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, presidente uscente di EDUCatt, e dalla presentazione alla community collegiale del nuovo presidente della fondazione, la professoressa Elena Marta: i due interventi sono stati occasione da un lato per rilanciare al futuro e dall’altro per indicare coordinate di supporto alla progettazione delle attività collegiali attive e da programmare. La parola è poi passata al professor Pierpaolo Triani e a monsignor Claudio Giuliodori, che non ha mancato di sottolineare il prezioso contributo dei collegi nelle occasioni di celebrazione del centenario dell’Ateneo; la mattinata si è poi conclusa con gli interventi di EDUCatt, nelle persone dell’ingegner Angelo Giornelli, di Matteo Viadana Piovesan e di Rita Montrone, focalizzati sulla ripartenza e sulla ripresa di eventi preziosi e utili alla vita in collegio (come AGORÀ, progetto formativo per il momento attivo sulla sede romana e che si spera possa presto concretizzarsi su tutte le sedi dell’Ateneo) e sul mantenimento necessario delle buone norme di comportamento nelle residenze dell’Università Cattolica del Sacro Cuore previste dal vademecum. Il pomeriggio del 17 settembre ha poi permesso ai rappresentanti dei collegi delle sedi padane (all’interno del Collegio Marianum) e dei collegi di Roma (presso la sede di EDUCatt) di entrare nello specifico delle iniziative e delle proposte ipotizzate per il prossimo anno accademico; progettualità, condivisione, strategie per il futuro, alla luce dei preziosi consigli della mattinata.
Testimoniare, non avere paura di accettare le sfide del quotidiano, affidarsi e fidarsi: dall’intervento della professoressa Elena Marta, di fronte alle singole realtà di tutti i collegi e le residenze in campus, emerge la consapevolezza di quanto il progetto di vita comune sia ricco e arricchente, mai scontato e mai facile. L’esperienza della pandemia non deve essere dimenticata, ma anzi deve entrare a far parte della progettualità e deve renderla ancora più proficua e puntuale, per arrivare alla costruzione di una comunità che sia veramente tale.
Uno degli elementi su cui forse si può ancora di più insistere è proprio quello di condividere con i ragazzi anche la co-progettazione delle attività, degli eventi: una co-progettazione gentile, sapiente, accompagnata e guidata. Far sperimentare sempre di più questa responsabilità ai ragazzi consente anche di sviluppare un senso di appartenenza e favorisce la fiducia.
Elena Marta, La ricchezza della comunità in Collegio
Il senso di appartenenza si crea anche sulla base del fare insieme, dell’avere un sogno e un desiderio comune, nel condividere degli ideali, nel condividere un progetto e sentirsi parte di quel progetto. Una co-progettazione accompagnata da figure adulte, ma in cui questo senso di responsabilità si possa anche sperimentare e tradurre nella vita collegiale, permette di formare una comunità in cui i ragazzi si riconoscono e possono contribuire a costruire un bene comune.
Leggi e scarica il discorso della professoressa Elena Marta, La ricchezza della comunità in Collegio.
[Si ringrazia Matteo Viadana Piovesan per la preziosa collaborazione alla stesura di questo articolo; la foto è di Andrea Aschedamini – differentphotography per EDUCatt.]