Il diritto allo studio a misura di studente. Le sfide per EDUCatt nel 2022
Le parole del direttore Angelo Giornelli aprono un nuovo sfidante anno per EDUCatt, in un panorama complesso in cui la Fondazione è pronta a profondere lo spirito di servizio e la dedizione che in questi anni ha saputo mostrare soprattutto nei momenti difficili, per continuare a garantire al meglio l’accesso agli studi e l’erogazione dei servizi alla comunità universitaria.
Il nuovo anno si è aperto, forse inaspettatamente, con il perdurare della situazione di emergenza causata dalla pandemia, che ha modificato lo scenario generale dei servizi e la stessa vita universitaria e che continua a esigere innanzitutto azioni di contenimento e riduzione dei rischi sia per i lavoratori che per gli studenti, influendo pesantemente sulla gestione. In questo panorama complesso, il modello industriale di erogazione dei servizi basato sui tratti distintivi della prossimità, della quantità e della saturazione, comune a molti degli enti per il diritto allo studio in Italia, richiede una revisione profonda, per nuove soluzioni efficaci e sostenibili.
È un impegno gravoso, che già era stato oggetto di riflessione prima dello scoppio della pandemia, cui è diventato ormai urgente attendere.
La sfida principale comporta l’elaborazione di modelli di organizzazione che ruotino adesso attorno all’offerta di esperienze personalizzate, rispondenti a nuovi bisogni della comunità, in costante mutamento. In EDUCatt la progettazione si è avviata da tempo, ma nel nuovo anno saranno necessari sforzi ulteriori per dotarsi di strumenti innovativi e metodologie di condivisione, che passano dall’incremento della formazione del personale e dallo sviluppo di sistemi informativi aziendali integrati e che richiedono il massimo coinvolgimento dell’Università nelle politiche strategiche.
Una sfida importante, che si aggiunge alla significativa riduzione dei finanziamenti pubblici e al possibile incremento del fabbisogno economico per borse di studio causato anche da nuove situazioni di necessità.
Per far fronte alla situazione, EDUCatt ha già messo in atto negli anni scorsi azioni di efficienza e di revisione dei processi volti a scongiurare la riduzione dei servizi: azioni che tendono, nel tempo, a svincolare l’equilibrio economico dalla contribuzione pubblica, da un lato proseguendo nell’azione di ricerca di efficienze e di rivisitazione dei processi e incrementando i controlli per una rigorosa ottimizzazione delle risorse disponibili, dall’altro valutando anche misure economiche più vicine al mercato, in grado di rendere disponibili altre risorse.
Ma è forse il momento di cercare modi del tutto nuovi per rendere sostenibile l’accesso agli studi e l’erogazione dei servizi alla comunità universitaria. In questo gli strumenti già sperimentati – alcuni ormai rodati come lo studentwork, altri del tutto nuovi come il progetto Casa Fogliani, che sviluppa un nuovo concetto di sostegno agli studenti bisognosi – possono costituire un battistrada importante per obbedire in maniera creativa al mandato che l’Università ha affidato alla Fondazione.
Le attività in corso e i progetti sono numerosi, dalla Ristorazione – campo in cui si continua a insistere sull’attenzione alla salute, all’ambiente e alla sicurezza cercando anche di uniformare i costi standard dei pasti attraverso l’ottimizzazione progressiva delle procedure di gestione – alla residenzialità, che richiede un grande sforzo per andare incontro alle esigenze di un pubblico sempre più numeroso; fino allo sport, che vede crescere nelle sedi l’offerta ispirata a principi di partecipazione e condivisione, e all’assistenza sanitaria e psicologica, tanto più importanti in un periodo come quello attuale.
Altri progetti verranno, compatibilmente con le forze a disposizione, nei quali EDUCatt è pronta a profondere lo spirito di servizio e la dedizione che in questi anni ha saputo mostrare soprattutto nei momenti difficili; tutti, ad ogni modo, passano già oggi attraverso il confronto con gli stakeholder e la partecipazione attiva degli studenti, seguendo un percorso di indagine che dall’opinione e dalla valutazione trae indicazioni preziose per cercare un miglioramento costante.