Che mondo sarebbe senza cioccolato?
La domanda crescente di cioccolato da parte dei Paesi occidentali sta portando a sfruttare sempre più manodopera e terreno. È importante diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile, in grado di incentivare progetti ispirati dalla responsabilità nei confronti delle persone e dell’ambiente; per questo Casa Fogliani seleziona il suo cioccolato scegliendo realtà dal grande valore sociale e ambientale.
Nel 2038 potrebbe non esserci cioccolato per tutti. È quanto afferma Virginie Raisson in 2038. Atlante sui futuri del mondo, edito da Slowfood nel 2015. A distanza di anni la situazione non sembra essere migliorata, anzi, sono sempre più evidenti i cambiamenti climatici che stanno colpendo in nostro Pianeta, a partire dalla siccità fino all’innalzamento delle acque causato dallo scioglimenti dei ghiacciai.
Il settore alimentare produce oggi la parte più consistente delle emissioni di gas serra a livello globale; in Europa la produzione degli alimenti rappresenta tra il 25% e il 42% delle emissioni.
Il grafico mostra le emissioni di gas serra dei prodotti alimentari sulla base di una raccolta pubblicata nel 2018 sulla rivista «Science» dagli scienziati Poore e Nemecek e tra gli elementi più inquinanti c’è il cioccolato fondente.
La domanda di cioccolato è in costante aumento: a gennaio 2022 la Costa d’Avorio, il principale Paese produttore, ha incrementato del 1,5% rispetto all’anno precedente la propria produzione di cacao, arrivando a 1.340 tonnellate (Cocoa Market Report for January 2022). Se la produzione è localizzata nel Sud del mondo, i principali consumatori di cioccolato sono europei.
Un business solo per pochi
Gli impatti negativi della filiera del cioccolato non sono solo sul clima, ma ricadono anche sui produttori stessi, che per il 77% provengono dall’Africa, in particolare dalla Costa d’Avorio. Secondo il marchio equo-solidale Faitrade, la maggior parte dei produttori è costituita da aziende familiari che non riescono a guadagnare sufficientemente per investire di nuovo i propri profitti. Gran parte dei guadagni dell’industria del cioccolato vanno infatti alle multinazionali, che trasformano la materia prima e distribuiscono il prodotto confezionato. Le difficoltà che ruotano attorno alla produzione del cacao innescano anche alcuni meccanismi di sfruttamento della manodopera, anche minorile, e del suolo con gravi fenomeni di deforestazione.
L’importanza dello sviluppo sostenibile nella ricerca
Dobbiamo quindi rinunciare al cioccolato? No; ma possiamo rinunciare a quel cioccolato la cui produzione non rispetta i criteri di sostenibilità. Esistono infatti realtà che conservano la biodiversità, che optano per sistemi di economia circolare e che combattono lo sfruttamento della manodopera. È pertanto importante diffondere la cultura di uno sviluppo economico e sociale sostenibile e la ricerca può dare in questo senso un contributo importante. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è tra i sottoscrittori del Patto per lo Sviluppo Sostenibile promosso da Regione Lombardia e incentiva una serie di progetti a sostegno della sostenibilità. In particolare, la Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali del Campus di Piacenza e Cremona è da anni impegnata in una serie di attività finalizzate alla formazione e alla ricerca nel campo dell’agricoltura sostenibile. La Facoltà, ispirandosi ai principi della sostenibilità e della responsabilità nei confronti dell’ambiente, si occupa dell’evoluzione di tecniche di produzione agricola e della moderna trasformazione industriale. Iniziative come il giardino orticolo della Residenza Gasparini, realizzato con la collaborazione di EDUCatt, offrono agli studenti la possibilità di passare dalla teoria acquisita durante le lezioni alla pratica, mettendo così a frutto il loro sapere.
Il cioccolato di Casa Fogliani “buono a far del bene”
Dalla vendita dei prodotti di Casa Fogliani si ricavano le marginalità da investire in borse di studio e in sostegni per studenti. La selezione degli articoli che popolano lo shop di Casa Fogliani coinvolge molte realtà la cui produzione avviene in maniera sostenibile, sia dal punto di vista sociale sia da quello ambientale. Il cioccolato di Modica di Casa don Puglisi, presente nello shop di Casa Fogliani, è un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta) caratterizzato dalla granulosità dell’impasto composto da pasta amara di cacao di primissima qualità e zucchero di canna. La Casa don Puglisi sostiene donne, madri e figli che attraversano momenti difficili, che vengono coinvolti nella produzione del cioccolato. Anche la Cooperativa 180 è un partner selezionato in base al suo valore sociale e all’attenzione per l’ambiente, a partire dal packaging del prodotto fatto con materiali biodegradabili.
L’immagine di copertina è di Pablo Merchán Montes.