Un gesto per l’eliminazione della violenza contro le donne
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre nei pressi di Mensa&pizza.9 e nei giardini dei Collegi in campus della sede di Milano vengono installate alcune panchine rosse, per sensibilizzare la comunità universitaria e invitare all’attenzione costante verso un tema di triste e scottante attualità.
Secondo i dati del report settimanale stilato dal Servizio Analisi Criminale per il Ministero dell’Interno, dal periodo 1 gennaio-20 novembre 2022 sono stati 273 i casi di omicidi sul territorio nazionale, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare e affettivo. Di queste, 56 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner.
Dai dati Istat emerge inoltre che più del 31% delle donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni ha subito, almeno una volta nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi della violenza sessuale, come lo stupro.
Un tema di triste attualità, dunque, quello della violenza sulle donne, che non manca di riempire quasi regolarmente le pagine dei quotidiani e i titoli dei telegiornali, ma soprattutto di esercitare un’ombra sulla quotidianità di oltre un terzo della popolazione femminile in Italia.
Credendo fortemente nel ruolo di primo piano che l’Università ricopre nella formazione dei cittadini di domani, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, EDUCatt ha scelto di contribuire alla sensibilizzazione della comunità universitaria, e in particolare dei più giovani, attraverso l’installazione di sei panchine rosse in alcuni luoghi strategici della sede di Milano.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e ricorda la barbara uccisione delle tre sorelle Mirabal per ordine del dittatore Rafael Leónidas Trujillo, avvenuta il 25 novembre 1960 in Repubblica dominicana; ma è soprattutto un monito contro una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti, che rimane «in gran parte non denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, dello stigma e della vergogna che la circondano» (UN). In Italia la Giornata si celebra dal 2005 ed è associata al colore rosso – a differenza del resto del mondo in cui il colore dominante è l’arancione – su ispirazione dell’installazione proposta dall’artista messicana Elina Chauvet per ricordare la morte della sorella per mano del marito, costituita da 33 paia di scarpe rosse esposte in fila.
Scarpe, che in gran parte dei casi sono l’unica cosa che rimane delle vittime.
La panchina rossa, del colore del sangue versato, è il simbolo del posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.
È anche un segno del rifiuto della violenza sulle donne e simboleggia l’impegno concreto affinché il femminicidio, la violenza sulle donne, fisica, psicologica, economica e lo stalking non esistano più.
Per il 2022 sei panchine vengono collocate all’ingresso di Mensa&pizza.9, nei giardini dei quattro collegi milanesi e in quello della Residenza Buonarroti, con la volontà da parte della Fondazione di offrire agli studenti uno spunto di riflessione e con l’idea di estendere progressivamente l’iniziativa anche ai collegi delle altre sedi.
«Siamo state amate e odiate / adorate e rinnegate, / baciate e uccise / solo perché donne»: è una citazione della poetessa Alda Merini scelta apposta su ogni panchina, insieme al numero antiviolenza e stalking (1522) da conoscere e diffondere.