Prepararsi al Natale in EDUCatt
Il Natale di EDUCatt anche quest’anno vuole trasmettere il calore, l’orgoglio e l’entusiasmo del fare che da sempre sono la forza della Fondazione: in tutte le sedi l’approssimarsi del Santo Natale è stato occasione di incontro e di festa con i colleghi, i collegiali, gli studenti e gli amici che ogni giorno animano il quotidiano della Fondazione.
Il Santo Natale e l’attesa per l’anno che verrà sono una occasione tradizionale per guardare al percorso fatto nei dodici mesi passati, proiettandosi già nel futuro di nuovi giorni pieni di progetti, servizi e opportunità.
Anche quest’anno non mancano occasioni di vicinanza, condivisione e convivialità, con modalità diverse su ogni sede della Fondazione.
Nella sede di Roma il Natale ha avuto il volto degli ultimi, spesso i dimenticati, che vivono senza una casa e senza un pasto caldo e un viso amico: la cena solidale a fianco della comunità di Sant’Egidio del 9 dicembre è stata offerta in Mensa&Caffè.23, insieme alla consegna dei pasti agli homeless al Colonnato di San Pietro. Un’esperienza importante che i nostri collegiali rinnovano ogni anno, riempiendo di amore il cuore per il prossimo.
Lo scorso 16 dicembre presso il Ristorante.9 di Milano si è svolto un aperitivo di auguri che è stato anche occasione per salutare ufficialmente e per ringraziare la prof.ssa Antonella Sciarrone Alibrandi – di recente chiamata dal Santo Padre a ricoprire il prestigioso ruolo di sotto-segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione – per l’instancabile, proficua, appassionata e creativa opera svolta dal 2009 al 2021 alla presidenza di EDUCatt.
Le parole commosse della già presidentessa della Fondazione hanno testimoniato il grande valore dell’esperienza maturata in EDUCatt, della quale dice «farò tesoro per diffondere, anche ora in giro per il mondo, lo stile inconfondibile».
Anche la professoressa Elena Marta, alla guida della Fondazione dal luglio 2021, ha ringraziato di cuore le persone che fanno parte di EDUCatt e che danno alla Fondazione quello stile inconfondibile con cui risponde alla mission di un progetto formativo per gli studenti che dà soddisfazione a loro e a noi. I ringraziamenti della presidente si sono rivolti anche all’ingegnere Angelo Giornelli, a mons. Giuliodori, al Consiglio di Amministrazione e alla stessa prof.ssa Sciarrone Alibrandi, che ha saputo «accompagnare con affetto e passione la Fondazione e ha saputo insegnare tanto anche a me».
Una serata ricca di affetto e di gratitudine, dunque, preparata sotto la guida di Mons. Giuliodori che nella celebrazione eucaristica ha esortato a coltivare la relazione con l’altro, a partire dalla relazione con Dio, relazione fiduciaria impossibile senza la fede, ma più reale di certe relazioni effimere che caratterizzano l’oggi.
Come simbolo di una Fondazione che cresce in servizi ed evolve in progetti, la prof.ssa Sciarrone, la prof.ssa Marta e l’ing. Giornelli sono stati omaggiati di una divisa sportiva della Fondazione EDUCatt, non senza numero e nome sulla schiena, perché se EDUCatt opera e cresce è grazie ai numeri 10 che la esortano e la guidano.
Proprio i protagonisti del progetto Sport InCampus sono stati gli animatori della serata di lunedì 19 dicembre nella sede di Brescia: la squadra di calcio a 5 maschile e di pallavolo femminile della Fondazione ha festeggiato i successi sportivi e l’avvento del Natale nel ristorante Panorama con una cena alla presenza dei colleghi della Fondazione e degli allenatori del CSI. Con l’occasione EDUCatt ha consegnato agli atleti divisa e borsa istituzionale delle neonate squadre, a sigillo di un servizio ormai avviato e ricco di soddisfazioni.
Infine, la sede di Piacenza riserverà un momento di auguri e di ringraziamenti nel pomeriggio di mercoledì 21 dicembre.
Con ogni evento, su ogni sede, il Natale di EDUCatt anche quest’anno vuole trasmettere il calore, l’orgoglio e l’entusiasmo del fare che da sempre sono la forza della Fondazione. Le occasioni di incontro e di festa con icolleghi, i collegiali, gli studenti e gli amici che ogni giorno animano il quotidiano della Fondazione servono per ricordare l’importanza di un progetto che vive grazie alla qualità dei legami e delle azioni, che necessita del contributo di ognuno e che ha ognuno, personalmente, deve il suo grazie.