Salute

Cereali integrali: una fonte di fibra e di benessere

I cereali integrali sono un cardine della dieta mediterranea perché ricchi di fibra alimentare, oltre che importanti per la prevenzione di malattie diffuse. Tuttavia studi recenti dimostrano che la popolazione italiana non assume sufficiente fibra: aggiungere questi cereali fin dalla colazione è il consiglio dell’esperto prof. Giacinto Miggiano.

Gli studi attuali nel campo della nutrizione hanno finora ampiamente dimostrato che un consumo congruo di alimenti di origine vegetale contribuisce a promuovere la salute, oltre che essere ecologicamente più sostenibile.

I cereali integrali con i loro derivati costituisco d’altra parte elementi cardine per la dieta mediterranea e per regimi alimentari mondiali considerati generalmente salutari.

Questi alimenti (fra i quali cereali integrali) rappresentano la fonte principale di energia per il corpo umano e – come dimostrato da tempo in numerose ricerche – sono importanti per la prevenzione di malattie ampiamente diffuse nelle società sviluppate, come le malattie metaboliche (obesità, diabete, ipertensione etc.), cardiovascolari ed alcuni tipi di tumori. Da queste ricerche (condotte in varie parti del mondo), si evince perciò che una dieta che faccia ampio ricorso a cibi contenenti fibra può avere delle notevoli e favorevoli ricadute sulla salute degli esseri viventi.

Purtroppo dati recenti condotti sulla popolazione italiana ci dicono che l’apporto consigliato al giorno di fibra non raggiunge la quota consigliata (25 grammi), ragione per la quale è necessario ed auspicabile, oltre ad incrementare l’uso di verdura e frutta, far ricorso comunque a cereali integrali e/o addizionati con fibra.

La fibra alimentare è costituita da un ampio stuolo di composti chimici, appartenenti alla famiglia biochimica dei carboidrati, che noi essere umani non riusciamo però a digerire per la mancanza di idonei enzimi digestivi che riescono ad attaccare tali carboidrati ‘complessi’, così come invece possiamo fare con gli amidi che vengono ‘scissi’ dalle nostre amilasi (salivare e soprattutto pancreatica). 

Per aumentare il consumo di fibra alimentare, che in occidente deriva per circa la metà dai cereali (integrali), è utile allora che i consumatori siano adeguatamente informati sul valore delle fibre e contemporaneamente incoraggiati ad utilizzare per la loro alimentazione, oltre a più prodotti di origine vegetale come verdura, frutta e legumi, anche cereali (come frumento, orzo, segale, avena, riso, mais etc.) integrali o prodotti arricchiti di fibra di frumento integrale (crusca) a partire dalla prima colazione, scegliendo biscotti/fette biscottate integrali, fiocchi di avena o di crusca e frutta (anche secca).

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