Il diritto allo studio è per tutti: un intervento per la tutela degli studenti
Mentre nel mondo universitario impazzano le polemiche sui diritti degli studenti, l’Università Cattolica continua il suo silenzioso impegno per il diritto allo studio, con più di tremila borse erogate, con la particolare cura verso gli studenti con disabilità e la sollecitudine nella copertura degli idonei non beneficiari.
Più risorse regionali, più fondi ministeriali, l’iniezione di liquidità del PNRR, eppure è possibile che la percentuale complessiva di copertura delle borse di studio per l’a.a. 2022/23 sia ancora in discesa rispetto agli anni precedenti, tornando ad escludere un grande numero di studenti dalla fruizione di un beneficio e di un diritto dovuto in base ai requisiti.
Una forbice, quella tra fabbisogno degli studenti e percentuale di copertura dei fondi pubblici, che si amplia di anno in anno in una corsa che pare inarrestabile: questo si deve non solo all’aumento della platea degli aventi diritto, avvenuto a causa dell’innalzamento dei limiti massimi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) che accoglie dunque più persone nella graduatoria degli idonei, ma anche dell’incremento dell’importo unitario delle borse, che arriva fino a 900 euro per gli studenti fuori sede (decreto MUR n. 1320 del 17 dicembre 2021).
Ne consegue un significativo incremento del fabbisogno complessivo per assegnare la borsa a tutti gli studenti risultati idonei per l’a.a. 2022/2023: dei circa 3.300 in possesso dei requisiti per poter beneficiare della borsa di studio, che dunque ne avranno diritto, una buona fetta potrebbe costituire la categoria degli idonei non beneficiari, ovvero studenti bisognosi e meritevoli che non potrebbero accedere alla fruizione del diritto per mancanza di fondi.
Davanti alla necessità di famiglie e studenti bisognosi, che trovato nelle spese economiche un ostacolo per il loro futuro, davanti a una forbice tra fabbisogno e percentuale di copertura che si amplia di anno in anno, l’Università Cattolica conferma di non voler escludere nessun giovane volenteroso dal diritto di intraprendere percorsi di formazione d’eccellenza: volontà che si concretizza, dal 2011 ad oggi, nell’impiego di fondi e strumenti propri per agevolare e sostenere gli studenti in difficoltà davanti alla costante riduzione di finanziamenti pubblici e alle ricadute economiche, sociali e politiche del post-pandemia.
Considerato che le università possono autonomamente concorrere all’erogazione degli interventi per il Diritto allo Studio (d.lgs. n. 68/2012), l’Università Cattolica e la Fondazione EDUCatt sosterranno dunque anche quest’anno l’impegno per l’erogazione di borse di studio in favore di quegli studenti che non potrebbero altrimenti beneficiarne per scarsità di risorse economiche regionali/ministeriali/PNRR: un impegno importante, che potrebbe variare tra € 3.000.000 e € 3.800.000 in ragione delle conferme definitive degli studenti che riusciranno a mantenere i requisiti di merito, e che si aggiunge agli esoneri dalle tasse universitarie cui tutti gli idonei hanno diritto.
Dunque, nonostante il decreto Recovery abbia incrementato di 500 milioni, per il periodo 2021-2026, il Fondo Integrativo Statale (FIS), utilizzato per integrare le risorse regionali destinate alla corresponsione delle borse di studio, l’Università Cattolica si trova nuovamente a far fronte ad una grande necessità di supporto di famiglie e studenti esclusi dal beneficio.
La manovra straordinaria a favore degli idonei non beneficiari si aggiungerà a un più ampio ventaglio di azioni già introdotte dall’Ateneo, in uno sforzo coordinato con EDUCatt e Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, per garantire e attuare l’accesso allo studio in Università: tra questi strumenti ci sono le Borse di studio per merito “Start” e “Run” e premi di studio “Smart”, assegnate lo scorso 16 maggio.
E mentre nel mondo universitario impazzano le polemiche sui diritti degli studenti, dal caro affitti al supporto psicologico, l’Università Cattolica continua il suo silenzioso sostegno a favore degli studenti, con più di tremila borse erogate, con gli esoneri – e gli ingenti costi conseguenti–, con la particolare cura verso gli studenti con disabilità e la sollecitudine nella copertura degli idonei non beneficiari, con tutti gli strumenti di supporto e sostegno che integrano l’esperienza universitaria di quella sfera umana e sociale che mette la persona prima dello studente e lo studente al centro dello sforzo quotidiano dell’Ateneo.