Lavori in via San Vittore 35: per un nuovo Ludovicianum
Sono stati avviati gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione della sede del collegio Ludovicianum: è in fase di realizzazione una nuova struttura moderna, funzionale, tecnologicamente avanzata e sostenibile.
La comunità del collegio Ludovicianum va incontro, con l’inizio del nuovo anno accademico, a un’importante novità: il complesso di via San Vittore 35, sede del collegio universitario, sarà coinvolto nei prossimi anni in un intervento di riqualificazione e ristrutturazione che porterà alla realizzazione di una nuova residenza più ampia, moderna e tecnologicamente qualificata.
Si tratta di un intervento realizzato in attuazione delle politiche per il diritto allo studio universitario, con particolare riguardo per gli studenti “capaci e meritevoli anche se privi di mezzi idonei al conseguimento della borsa di studio”, in applicazione della legge 338/2000 Disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari, che definisce il concorso dello Stato alla realizzazione di determinate tipologie di interventi di ristrutturazione, nuova costruzione o di adeguamento di edifici adibiti o da adibire ad alloggi e residenza per studenti universitari.
Il progetto di intervento edilizio, dalla società di ingegneria Agorà Soluzioni srl – Milano, presentato lo scorso anno su mandato dell’Università Cattolica e coordinato dal direttore della Fondazione per il diritto allo studio, l’ingegnere Angelo Giornelli, e dal Facility Manager di EDUCatt, l’architetto Luca Bianco, cerca di rispondere anche alla necessità di pensare in chiave green le migliorie e gli interventi che coinvolgeranno i collegi e le residenze universitarie del nostro ateneo, in linea con Casa Comune, il progetto di educazione alla sostenibilità che in EDUCatt ha integrato le esperienze di sostenibilità responsabile e risparmio energetico già in passato concretizzati in Collegio virtuoso e Collegialmente green.
Una nuova struttura moderna, funzionale, tecnologicamente avanzata e sostenibile: l’intervento di ristrutturazione della residenza universitaria “Complesso Ludovicianum” prevede la riqualificazione dell’edificio esistente già utilizzato come sede collegiale e la ristrutturazione di un edificio in disuso, precedentemente sede di una congregazione religiosa. I due stabili saranno integralmente ristrutturati, adeguanti sismicamente e collegati tra di loro, portando a un incremento degli alloggi e arrivando a un’estensione complessiva di 122 posti letto. Tutte le operazioni saranno caratterizzate dalla riduzione del consumo delle risorse materiche (impiego di materiali con un contenuto di materia riciclata o recuperata almeno per il 15% in peso valutato sul totale di tutti i materiali utilizzati, uso di componenti edilizi ed elementi prefabbricati disassemblabili per almeno il 50% del proprio peso) e porteranno a una sostanziosa riduzione del consumo energetico (incremento di almeno tre classi energetiche mediante la coibentazione delle pareti esterne e del solaio di copertura, la sostituzione degli infissi, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’utilizzo di impianti a pompa di calore) e alla riduzione del consumo di acqua (adozione di sistemi di recupero e riuso per almeno il 50% delle acque piovane mediante la realizzazione di una vasca di raccolta per l’utilizzo delle acque per l’impianto di scarico dei wc e l’irrigazione delle aree verdi).
A novant’anni dalla data di posa della prima pietra del collegio, e a quasi trent’anni dalla riapertura voluta dal rettore Adriano Bausola, il collegio Ludovicianum va dunque incontro a una nuova trasformazione. Un evento che sicuramente amplierà la già ricca e articolata storia della sua comunità, raccontata nel volume di recente pubblicazione Il Collegio Ludovicianum. I primi novant’anni di storia a cura del vicedirettore Piergiuseppe Capriotti, presentato e distribuito lo scorso giugno in occasione dell’inaugurazione dell’Associazione Ludovici, punto d’incontro per i collegiali di ieri e di oggi.
«Abbiamo accolto la notizia della ristrutturazione con gratitudine e gioia: si tratta per noi di un grosso investimento per ammodernare la sede del collegio e portarla al passo con i tempi e con la proposta formativa»: così commenta Gaetano Manara, direttore del collegio Ludovicianum. E proprio i Ludovici dell’anno accademico 2023-2024, una sessantina in tutto tra nuovi arrivi e rientri, si sono adeguati alle conseguenze legate alla ristrutturazione e riqualificazione della sede di via San Vittore, trasferendosi in una sezione della residenza Buonarroti, che ospiterà la comunità collegiale per tutta la durata dei lavori. Una necessità certamente nuova e sfidante per i ragazzi coinvolti e per la direzione di collegio; Manara e Fabiano Sarti, il nuovo responsabile di direzione della residenza Buonarroti, hanno però sottolineato come, nonostante lo straniamento iniziale, «la sfida del condividere» sia stata accettata subito con gioia dai ragazzi.
Le due comunità hanno percepito sotto ogni punto di vista l’importanza dell’accogliere e dell’essere accolti. L’obiettivo principale sarà quello di garantire il mantenimento di questa energia positiva, salvaguardando la storia e le differenze che rendono speciali il collegio Ludovicianum e la residenza Buonarroti e nel contempo creando un clima di condivisione, allineamento e scambio di esperienze e di abitudini che migliorerà senz’altro l’offerta logistica e formativa delle due realtà.
(Gaetano Manara e Fabiano Sarti)
[Si ringraziano per la preziosa collaborazione alla scrittura di questo articolo Luca Bianco, Gaetano Manara e Fabiano Sarti.]