Un Report per raccontare la sostenibilità
È in fase di rilascio il documento di analisi, rendicontazione e progettazione in cui la Fondazione per il Diritto allo Studio Universitario racconta il proprio impegno verso lo sviluppo sostenibile, tra impatti, obiettivi e gesti (piccoli e grandi) per prendersi cura della Casa Comune.
«Lo sviluppo sostenibile non è una destinazione ma un modo di viaggiare»: le parole dell’attivista Stephen Gough vanno a confermare la missione di educare e educarsi alla sostenibilità che la Fondazione per il Diritto allo Studio abbraccia da anni, e che si concretizza nella ricerca che ha portato alla realizzazione del primo Report di Sostenibilità di EDUCatt. Il documento, in fase di rilascio, si affianca ai Bilanci e alle Relazioni di Missione che EDUCatt tradizionalmente redige e ne segue le orme: partendo dall’analisi e dalla rendicontazione delle proprie azioni, lo strumento del Report di Sostenibilità vuole essere stimolo e spunto per la Fondazione nell’ottica di ottimizzare ed efficientare le proprie risorse e, nel contempo, ricercare nuove modalità di progettare ed erogare agevolazioni e servizi agli studenti in maniera efficace e flessibile.
Il richiamo impellente alla «cura della Casa Comune», evidenziato con forza da papa Francesco all’interno delle encicliche Laudato si’ e Laudate Deum, e dal documento delle Nazioni Unite Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, porta la società a chiedere al mondo delle imprese una maggiore sostenibilità, manifestata da un’esponenziale richiesta di informazioni di alta qualità e trasparenza sulle pratiche sociali e ambientali intraprese. La sfida del comunicare la sostenibilità, racchiusa nel concetto del Sustainability Accounting, è stata raccolta e accettata dalla Fondazione EDUCatt, grazie al prezioso supporto della dottoressa Lara Torricelli, laureata nel 2019 in Scienze dell’educazione e nel 2022 in Scienze pedagogiche e servizi alla persona. A partire dal progetto di tesi magistrale sulla pedagogia ambientale (intitolata Agenda 2030. Riflessione pedagogica. Questioni aperte), seguito dal professor Pierluigi Malavasi, il percorso della dottoressa Torricelli si è poi indirizzato verso il Master in Governance dell’ambiente per l’ecologia integrale dell’Alta Scuola per l’Ambiente del nostro ateneo e verso la Fondazione EDUCatt, realtà avvicinata in occasione dello stage curricolare e divenuta poi centrale nella realizzazione della tesi conclusiva del master.
Sotto la guida aziendale di Matteo Viadana Piovesan, la dottoressa Torricelli ha potuto confezionare la base per il primo Report di Sostenibilità di EDUCatt, partendo anzitutto dalla scoperta della Fondazione in tutte le sue sfaccettature, approfondendone soprattutto la mission e la cura a tutto tondo verso la persona; sono stati poi intervistati poi il direttore e i responsabili diretti dei vari servizi. Infine, è stato stilato il Report vero e proprio: al suo interno sono stati passati in rassegna i servizi offerti dalla Fondazione, evidenziando l’impatto sociale e ambientale e fornendo anche una visione pedagogica della Missione Sostenibilità: dalla ristorazione sostenibile in collaborazione con partner virtuosi all’economia collaborativa abbracciata dal servizio e-Sharing e dalle soluzioni e strumenti per lo studio, dal benessere fisico, psichico e sportivo ai progetti dei Collegi Green, fino ad arrivare al progetto Casa Fogliani, solidale e sostenibile.
La realizzazione di un Bilancio del genere, racconta la dottoressa Torricelli, si rivela dunque sempre più indispensabile non solo per realtà aziendali e a fini economici, ma anzi evidenzia la sua utilità a livello sistematico anche all’interno di realtà come la Fondazione EDUCatt:
Si tratta di un compito non da poco, che mi ha portato molta soddisfazione e una piacevole realizzazione: la progettazione educativa evidenziata all’interno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e soprattutto delle encicliche Laudato si’ e Laudate Deum non solo risuona con la mission di EDUCatt, ma anzi fa parte della Fondazione da sempre, fin dai suoi albori. In futuro quindi non si dovranno “inculcare” concetti nuovi e lontani, quanto piuttosto si tratterà di proseguire su una strada già battuta e, tramite strumenti preziosi come il Report di Sostenibilità, continuare da un lato a comunicare la sostenibilità a studenti, docenti, lavoratori e stakeholders, dall’altro a tenere monitorate con costanza e onestà le proprie azioni e i propri impatti, dall’altro ancora a chiedersi sempre cosa è possibile fare di più, in termini di sostenibilità concreta e fattibile, nel quotidiano.