Mangiare male è come fumare
Adottare un modello di alimentazione flessibile e in grado di adattarsi a situazioni locali e individuali, oltre che alle tradizioni e alle preferenze personali, può ridurre i rischi per la salute fino al 25%.
Secondo un autorevole Organismo internazionale (World Obesity Foundation) il 51% della popolazione mondiale (circa 4 miliardi di persone) entro il 2035 potrebbe risultare in sovrappeso o obesa, e quindi una persona su quattro risultare obesa con conseguente aumentato rischio di malattie che interessano vari organi e apparati. Un’alimentazione corretta è quindi un pilastro della salute: regimi scorretti causano 8 milioni di morti l’anno nel mondo, quanto le vittime del tabacco. Sono i dati riferiti dalla SINuc – Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo.
La chiave per diminuire l’impatto delle principali cause di morte e cronicità è adottare stili alimentari planetari (Dieta Planetaria) di tipo mediterraneo, più semplici, basati su cibi freschi e non processati, locali e coltivati in modo sostenibile. A una maggiore adesione alla Dieta Planetaria corrisponde un rischio di morte inferiore del 25% per cancro, malattie cardiovascolari, malattie neurodegenerative e respiratorie.
In questo campo alcuni cambiamenti perciò si rendono necessari. Rispetto alle diete attuali, il consumo globale di alimenti come carne rossa e zucchero dovrebbe diminuire del 50%, mentre invece il consumo di frutta, noci, verdura, legumi e pesce deve raddoppiare.
Il modello Dieta Planetaria è flessibile per adattarsi a situazioni locali e individuali, tradizioni e preferenze dietetiche. Chiaramente questo diverso approccio salutistico all’alimentazione umana deve comportare notevoli investimenti nella ricerca di fonti alimentari ‘alternative’ al fine di rispettare una adeguata sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare.
[Foto di Nathan Dumlao su Unsplash]