La mente (non) mente: il supporto psicologico in Università Cattolica
Maggio è stato il mese della Mental Health Awareness, l’iniziativa che dal 1949 ha l’obiettivo di promuovere il benessere mentale e rispondere alle esigenze delle persone che vivono un disagio psicologico. EDUCatt si impegna da anni per offrire un servizio alla comunità universitaria con la Consulenza psicologica.
In tutto il mondo maggio è il mese della sensibilizzazione sulla salute mentale. Fin dalla sua istituzione nel 1949, il Mental Health Awareness Month viene considerato un appuntamento imprescindibile per affrontare le sfide e fare prevenzione sul disagio psicologico, cercando di sradicare lo stigma, estendendo il sostegno, promuovendo l’istruzione pubblica e sostenendo politiche che diano priorità al benessere degli individui e delle famiglie colpite da malattie mentali.
Secondo il quadro delineato dal report AXA nell’edizione 2024 di “Mind Health Report”, indagine sul benessere mentale condotta da IPSOS su un campione di 16.000 interviste a persone di età compresa tra i 18 e i 75 anni in 16 Paesi (Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Spagna, Irlanda, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Turchia, Cina, Hong Kong, Giappone, Tailandia, Filippine), la situazione in Italia non è tra le più rosee: circa il 28% della popolazione riporta una forma di disagio mentale, con picchi di incidenza di ansia e depressione.
Ciò che emerge da questa nuova edizione del report è la scarsa consapevolezza sul tema del benessere mentale e sull’importanza di un supporto professionale, e la crescita del trend relativo all’autodiagnosi e alla gestione autonoma dei disturbi: 9 italiani su 10 (l’88%) valutano la propria condizione mentale come buona o media.
La problematica sembra riguardare perlopiù la fascia di popolazione over 40, forse per bias culturali, mentre nei più giovani è in crescita la fiducia nella psicoterapia: parlare di salute mentale non è più un tabù e la narrazione delle proprie fragilità è sempre più consueta, anche attraverso i social e in generale in pubblico.
Secondo il questionario sottoposto dall’Università Statale di Milano, nel 2022 il 24% degli studenti ha cominciato un percorso di psicoterapia. Il caso solleva una questione più ampia circa l’importanza dei servizi dedicati al benessere mentale all’interno delle università, a disposizione degli studenti. Cambiamenti significativi tra cui l’adattamento a un nuovo contesto, spesso lontano da casa, il delicato equilibrio tra vita accademica e socialità, il confronto con aspettative di carriera, possono essere fattori che contribuiscono ad incrementare lo stress percepito, in una fase della vita caratterizzata da continui mutamenti.
È importante per gli Atenei investire in servizi orientati al benessere psicologico accessibili, inclusivi e sensibili alle sfide specifiche che gli studenti affrontano durante il loro percorso accademico.
In Università Cattolica, in tutte le sue sedi, da Milano a Brescia, passando per Piacenza e Roma, il servizio c’è ed è erogato dal Centro Sanitario di EDUCatt: dal 1999 è attiva infatti la consulenza psicologica che continua a rispondere alle necessità di ascolto e alle difficoltà che si possono attraversare nel percorso accademico. Su Milano prima e poi dal 2009, ampliando lo spazio di intervento anche alle altre sedi, l’équipe di professionisti accompagna e aiuta gli studenti a fronteggiare numerose situazioni di disagio.
Nel 2023 sono state oltre 500 le ore di colloqui tra le quattro sedi, in cui prestano attività il dott. Marco Farina, psicologo e psicoterapeuta e coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico di EDUCatt per la consulenza psicologica e tre diversi referenti di servizio.
Il servizio di Consulenza psicologica ha una sua struttura ben definita: il percorso prevede un ciclo di dieci incontri, nella modalità dell’assessment, della valutazione cioè e dell’accompagnamento, cui possono accedere tutti gli studenti al prezzo calmierato di 50 euro, a 30 euro per chi rientra nelle fasce agevolate ISEE del diritto allo studio, con i primi cinque incontri dei dieci previsti gratuiti. Il primo accesso è inoltre garantito a tutti gratuitamente.
Elena Marta, Professoressa Ordinaria di Psicologia Sociale e di Psicologia di Comunità e Presidente di EDUCatt ci tiene a ribadire che «Lo scoglio più grande è senza dubbio quello della prima richiesta d’aiuto, rendersi conto di aver bisogno di un supporto non è sempre immediato e può richiedere fatica. L’invito è quello di rivolgersi ai servizi presenti in Università, attraverso il sito educatt.it alla voce Salute e i contatti del Centro sanitario: affrontare con una figura adulta ed esperta una situazione di disagio emotivo può solo migliorare il percorso di crescita umano e professionale, per costruire in Ateneo non solo il professionista di domani ma anche e soprattutto prendersi cura della persona di oggi.» (Intervista completa su YouTube).
Prima che il problema diventi troppo serio, non aspettare: contatta il servizio di Consulenza psicologica per un primo incontro. Per info e contatti vai nell’area web dedicata.