La chiusura dell’anno in collegio, tra tradizioni, condivisione e speranza
Tra decorazioni, eventi culturali, Secret Santa, ritiri spirituali e donazioni, il Natale in collegio diventa un’occasione per rafforzare i legami della comunità, unendo tradizione, fede, introspezione e impegno verso il prossimo, in un clima di fiducia e speranza – tema centrale del Giubileo in partenza – per il futuro.
Sul finire dell’anno, quando le giornate diventano presto scure e il freddo dicembrino si fa sentire, non c’è cosa migliore, specialmente quando la festività del Natale si avvicina, che tornare a casa. E c’è chi ha la fortuna, come i collegiali e le collegiali dell’Università del Sacro Cuore, di poter vivere nella propria “seconda casa”, con la propria “famiglia acquisita”, quei momenti speciali di incontro, condivisione e raccoglimento che rendono da sempre speciale l’esperienza di vita comune, in questo periodo e durante tutto l’anno.
Cardine delle numerose iniziative che scandiscono le giornate in collegio, sin dai primi giorni di ripresa accademica, è la crescita personale, culturale e spirituale, che va a declinarsi in una varietà di proposte che cercano di rispondere ai bisogni e alle richieste di tutte e di tutti, in «un legame evidente e vivo tra tradizione e attualità», come riassume bene Alessandro Anselmo, del collegio Ludovicianum. E così si dà spazio alla riflessione sul quotidiano, durante l’ora di dibattito serale Dalle nove alle dieci cui prendono parte i ragazzi del Ludovicianum e della residenza Buonarroti; così le ragazze del collegio Marianum esplorano il mondo editoriale tramite il ciclo di incontri Buone notizie: oltre l’individualismo e con il progetto We Debate! puntano a sviluppare le competenze di public speaking e di ricerca critica; così mostre, spettacoli teatrali e cineforum creano un connubio di riflessione e scoperta; così momenti distensivi e conviviali, come la gita ai mercatini di Natale di Trento e di Aosta del collegio Sant’Isidoro-residenza Gasparini e del collegio Marianum, riescono a combinarsi senza fatica con incontri di approfondimento, come la serata al Paolo VI dedicata al tema della violenza di genere analizzata da prospettive giuridiche, economiche e culturali.
Ma, quando arriva, il Natale diventa il principale protagonista della vita in collegio: le residenze di Milano, Piacenza e Roma diventano uno splendore di addobbi, lucine, alberi e presepi, e non manca mai un momento, che sia a colazione, a merenda, a pranzo o a cena, per scambiarsi in anticipo gli auguri con una buona fetta di pandoro o panettone o per “sfidare la sorte” con il Secret Santa, sperando di pescare il regalo più bello o inaspettato. Però Natale per la community collegale non è solo scintillio, risate e frenesia, ma anzi è soprattutto raccoglimento, preghiera, condivisione che è sì festosa, ma anche introspettiva e contemplativa. La prima candela dell’Avvento viene accesa, al collegio San Damiano, e le note della canzone La cura di Franco Battiato aiutano i ragazzi a immergersi nella riflessione sul tema del prendersi cura dell’altro, in ambito medico e umano; le ragazze del Ker Maria vengono accompagnate da un incontro sul tema Il filo rosso della preghiera e a Piacenza, nella cappella universitaria, una veglia di Avvento apre il tempo di preparazione al Natale, con i collegiali del Sant’Isidoro (e con loro anche i collegiali di Milano e Roma) che si lasciano ispirare dalla lettura della Bibbia, consegnata come da tradizione alla matricole, e dall’enciclica Dilexit nos di Papa Francesco sul Cuore di Gesù; i ragazzi del collegio Augustinianum, prima con il ritiro spirituale a Crema e poi con la partecipazione alla Santa Messa celebrata dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, prendono parte – come raccontano Matteo Fezzi e Antonio Galizia – a «un momento di comunione spirituale alquanto speciale», cogliendo da un lato «le sfide del pellegrinaggio della vita e l’importanza di mantenere viva la speranza, anche nei momenti di crisi» e realizzando dall’altro come «nella fede condivisa e nel valore della comunità sarà davvero un buon Natale».
E lo sarà davvero, per ragazzi e ragazze che nella frenesia di dicembre, tra regali da fare e viaggi di rientro da organizzare, dedicano il proprio tempo all’impegno verso il prossimo, che sia il proprio compagno di stanza o uno sconosciuto. Uno scambio di doni in stile Secret Santa per aiutare famiglie in difficoltà, libri di fiabe e tisane nei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica per regalare un sorriso e non solo, una tombolata di beneficienza organizzata durante il Galà di Natale piacentino il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Bright Vision Hope Village in Etiopia, la colletta alimentare e la vendita delle stelle di Natale a sostegno dell’AIL: è una solidarietà che si manifesta nei gesti, e che però non abbandona mai chi fa parte della comunità collegiale durante tutto l’anno.
La bellezza sta (anche) nel gruppo, e sono eventi come la Panendorata e la veglia in preparazione al Santo Natale a essere prova concreta, forte e indissolubile, del legame intercollegiale. Sui social dei collegi Ker Maria, San Luca-Armida Barelli, Nuovo Joanneum e San Damiano è un tripudio di video e foto della Panendorata, organizzata dal Consiglio Organizzativo Intercollegiale di Roma: un evento cardine del calendario natalizio romano, tra musica, convivialità e beneficienza (l’evento, oltre a celebrare il Natale, ha raccolto fondi per il Progetto Maternità del Santa Gemma Hospital di Dodoma, in Tanzania). A qualche centinaio di chilometri di distanza, nel silenzio dei chiostri della sede di Largo Gemelli, la veglia intercollegiale ha unito i collegiali milanesi in un momento di riflessione, con testi selezionati dai ragazzi e dalle ragazze in prima persona: interventi che hanno toccato le sfide quotidiane e rinnovato l’impegno a vivere con fiducia, con l’invito, in vista del Giubileo in partenza, a trasformarsi in “pellegrini di speranza”.
Le attività di fine anno nei collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sono da sempre molto più di una semplice festa, molto più di un arrivederci all’anno nuovo. Sono crescita personale e collettiva, tradizione e innovazione, fede e solidarietà, risata e raccoglimento, fiducia e speranza.
L’augurio per ciascun collegiale in questo Natale, ormai imminente, è che ciascuno possa ritrovare all’interno del proprio cuore quel desiderio che ci faccia sentire ancora vivi di fronte alla realtà e che sia in grado di far nascere quel fuoco che solo la speranza per un futuro migliore riesce ad appiccare.
(suor Sara Ghiglioni)
[Si ringraziano per la collaborazione alla scrittura di questo articolo tutti i Collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e in particolare Alessandro Anselmo, Matteo Fezzi, Antonio Galizia, Martina Gasloni, suor Sara Ghiglioni e Grazia Satta; l’immagine a corredo, un momento del Galà di Natale di Piacenza, è dei ragazzi e delle ragazze del collegio Sant’Isidoro-residenza Gasparini.]