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La sfida per la reingegnerizzazione dei servizi

A fronte di un interessante incremento dei servizi offerti alla comunità universitaria, il 2024 ha registrato una nuova, importante riduzione dei contributi pubblici destinati al diritto allo studio che richiede una urgente riflessione sull’organizzazione, che l’Università ha già iniziato con l’obiettivo di rendere sostenibile nel lungo periodo l’operato della sua Fondazione.

L’anno che si chiude ha visto, in tema di servizi erogati, un lusinghiero incremento sia per quantità che per estensione, con una crescita dell’offerta e uno sforzo costante per avvicinare sempre meglio la comunità universitaria: maggior numero di pasti erogati, crescita dei posti letto disponibili, incremento delle attività sportive e dell’offerta dei centri sanitari, una innovazione nelle formule pasto e un impegno importante nella ristrutturazione di immobili destinati alla residenzialità universitaria sono alcuni degli indicatori più significativi con i quali EDUCatt ha cercato di reagire alle forti e sempre più stringenti sollecitazioni in termini di risposta ai bisogni degli studenti e delle loro famiglie e al moltiplicarsi di fattori esogeni – come la riduzione costante e ormai superiore al 50% annuo dei contributi pubblici destinati al diritto allo studio – che vanno modificando pesantemente lo scenario generale in maniera assolutamente non prevedibile.

Anche per il prossimo anno è dunque ancora più urgente ripensare il ruolo dei servizi all’interno del panorama del Diritto allo Studio Universitario, ricercando nuove modalità di progettare ed erogare le agevolazioni e i servizi agli studenti per mantenere una sostenibilità strutturale, offrire un servizio di qualità e adattarsi in maniera flessibile ed efficace al contesto di riferimento.

Il nuovo modello di business, al quale si è iniziato a lavorare fin dal 2022, intende orientare l’organizzazione attorno all’offerta di esperienze personalizzate, che rispondano ai nuovi bisogni degli utenti e consentano loro di raggiungere i risultati desiderati, incrementando ancora di più la sinergia con l’Università per la definizione e l’attuazione delle politiche strategiche.

Alla base, come sempre, una particolare attenzione sarà posta a che le azioni messe in campo per ottenere maggiore flessibilità non si traducano in precarietà per lavoratori o fornitori, né tantomeno per gli studenti e le famiglie: in altre parole, il nuovo progetto di sostenibilità economica dovrà contemperare i bisogni della Fondazione e quelli degli Stakeholders senza impoverire l’offerta o la sua fruizione.

È un quadro complesso, che oggi arriva a punti di svolta che richiedono la collaborazione comune e che EDUCatt affronta in stretta connessione con la Governance dell’Ateneo, su diversi tavoli di lavoro volti a rendere strutturale l’equilibrio anche in mancanza di una contribuzione pubblica, per continuare a garantire a tutti l’accesso a servizi di qualità adeguata al più grande Ateneo cattolico d’Europa.

EDUCatt EPeople