La letteratura afrodiscendente italiana: un percorso di lettura /2
La letteratura afrodiscendente italiana è una realtà in ascesa in un Paese che è e sarà sempre più multiculturale: storie di vita e resistenza alle violenze e alle marginalizzazioni sono i temi al centro di questi racconti.
Molte sono le nuove voci della letteratura afrodiscendente italiana. Nella prima parte di questo articolo, erano stati citati Ladri di denti (Busto Arsizio, People, 2020), scritto da Djarah Kan, Addio, a domani (Torino, Einaudi, 2022) di Sabrina Efionayi, e Qua è rimasto autunno (Milano, Rizzoli, 2022) di Antonio Dikele Distefano. In questa seconda parte ci si occupa di tratteggiare almeno altri tre testi, come Pizza Mussolini di Marilena Delli Umuhoza, Tutta intera di Espérance Hakuzwimana e Il corpo nero di Anna Maria Gehnyei.
Pizza Mussolini (Roma, Redstarpress, 2023) di Marilena Delli Umuhoza, nata e cresciuta a Bergamo da padre bergamasco e madre rwandese, scrittrice fotografa e regista, è il secondo volume (il primo si intitolava Negretta. Baci razzisti) di una saga intima e familiare che procede verso l’agnizione finale, seguendo i percorsi di vita paralleli di Marilena, nata e cresciuta a Bergamo, che ha trascorso la sua esistenza a proteggersi dai colpi bassi del razzismo, inseguita da continui insulti, a volte appicciati come uno scherzo («Negra!») e di Luna, nata in Malawi, accolta come una sventura a causa del colore troppo chiaro della pelle e di conseguenza perseguitata come «strega». Due vite diverse eppure unite, speculari, nella lotta per affermare il proprio diritto all’esistenza. Nel 2024 inoltre, Marilena Delli Umuhoza per Piemme ha pubblicato anche Storia vera dell’Italia nera, un libro istruttivo e rivelatore dei rami che hanno unito la penisola italiana alle terre al di là del Mediterraneo. Attraverso il racconto di alcune figure, come il filosofo Agostino d’Ippona, oppure l’ex schiavo italo-etiope Benedetto il moro, patrono di Palermo, o ancora il partigiano italo-somalo Giorgio Marincola che diede la vita per l’Unità dell’Italia, si tenta di fare luce sull’ignoranza che cancella legami millenari per mitigare i pregiudizi che falsano vincoli ben stretti e annodati.
Tutta intera (Torino, Einaudi, 2022) di Espérance Hakuzwimana, nata nel 1991 in Rwanda, adottata da una famiglia italiana e cresciuta a Brescia, racconta invece le storie dei ragazzi che la protagonista, afrodiscendente, incontra nella scuola di un quartiere difficile dell’Italia meridionale dove, con mille difficoltà nei rapporti, tiene un corso di recupero. Nel 2024, sempre per Einaudi, ha pubblicato Tra i bianchi di scuola, un agile volumetto che delinea la realtà multiculturale delle classi e si interroga sulla transizione necessaria verso una scuola più attenta ai diritti negati e alle opportunità che offre, non sempre di pari livello, per quelle generazioni di studentesse e studenti che non sono ritenuti, dalla legge, italiani e sono quindi invisibilizzati.
Il corpo nero (Roma, Fandango, 2023) è infine la storia di Anna Maria Gehnyei, nata a Roma da genitori liberiani che fanno di tutto per integrarsi, fino a instillare in Anna un amore viscerale e senza condizioni per i bianchi e a tralasciare i doveri conoscitivi verso la terra di origine. Per Anna ogni giorno è una negoziazione, tra la cultura liberiana che non conosce fino in fondo, di cui appena avverte le lontane radici, e quella italiana che la respinge, che si incarna quotidianamente in chi si stupisce delle sue capacità linguistiche, nei poliziotti che a ogni rinnovo del permesso di soggiorno scherzano con modalità razziste, in chi pensa che sia troppo nera per indossare certi abiti.
La letteratura, oltre che un’espressione individuale, è espressione della società che la produce. Questi testi, come è evidente, nascono da più istanze tra le quali l’urgenza di raccontare la propria storia che rappresenta, iconicamente, decine di altre marginalizzate e ignorate, a volte volontariamente, dai più. Il presente, l’Italia di oggi, con tutte le sue storture e la sua arretratezza ma anche con le sue luminose possibilità è qui dentro e pulsa e vive grazie a anche a queste autrici ed autori che non solo si fanno con coraggio portavoci di contenuti politici e culturali, diventando uno strumento di denuncia e di confronto, ma anche e soprattutto collettori delle tessere che compongono il mosaico del mondo in cui viviamo.
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