Salute

Cuore e sport, l’importanza della prevenzione per una pratica sicura

Il dottor Riccardo Parisi, medico del Centro Sanitario sulla sede di Milano, affronta il tema della prevenzione cardiologica in medicina sportiva, fondamentale per tutelare la salute degli atleti, e del ruolo chiave rivestito dal medico sportivo nella promozione di uno stile di vita sano per una pratica sportiva sicura.

La prevenzione cardiologica in medicina sportiva è di fondamentale importanza per tutelare la salute degli atleti e degli sportivi amatoriali. Lo sport, seppur benefico per il sistema cardiovascolare, può comportare dei rischi, soprattutto per chi presenta condizioni preesistenti o per chi si avvicina all’attività fisica senza una corretta preparazione. La prevenzione cardiologica aiuta a identificare fattori di rischio, a monitorare la salute del cuore e a evitare complicanze che potrebbero compromettere l’attività fisica o, nei casi più gravi, la vita dell’atleta.

Il medico sportivo, in particolare quello specializzato in medicina dello sport, gioca un ruolo cruciale in questo ambito. In Italia esiste la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), un ente che rappresenta un punto di riferimento per la salute degli sportivi. La FMSI, attraverso il suo personale medico, promuove e garantisce la sicurezza degli atleti, indicando eventuali visite specialistiche che includono test cardiovascolari e screening approfonditi. Il medico FMSI è infatti il professionista che certifica l’idoneità sportiva non agonistica, un passaggio obbligatorio per la pratica di attività fisiche a livello amatoriale, e che garantisce il monitoraggio costante dello stato di salute; mentre solamente il medico specialista in medicina dello sport può rilasciare un certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica. Il medico FMSI può anche ricoprire il ruolo di medico sociale presso società sportive non agonistiche, è costantemente aggiornato sulle normative antidoping e collabora allo svolgimento del medesimo servizio di controllo degli atleti.

Le principali attività di prevenzione cardiovascolare in medicina sportiva comprendono la valutazione della storia clinica del paziente, l’esecuzione di esami strumentali come l’elettrocardiogramma (ECG), il test da sforzo, l’ecocardiogramma e, in alcuni casi, esami più avanzati come la risonanza magnetica. Questi test sono finalizzati a individuare patologie cardiache latenti, come aritmie, anomalie strutturali o malformazioni che potrebbero essere pericolose durante l’attività fisica.

Durante una visita sportiva, in particolare nell’esecuzione dell’ECG da sforzo, è possibile che emergano diverse aritmie, alcune delle quali potrebbero essere considerate fisiologiche (cioè normali in determinate condizioni) e altre invece patologiche, e quindi necessitano di ulteriori approfondimenti. Alcuni esempi di aritmie che possono emergere durante questo tipo di esame sono le extrasistoli, fibrillazione atriale, sindrome di Brugada, Sindrome del QT lungo, sindrome di Wolff-Parkinson-White. L’individuazione di queste aritmie durante una visita sportiva, attraverso l’ECG da sforzo, consente al medico sportivo di monitorare la salute cardiaca dell’atleta e, se necessario, di intervenire tempestivamente con ulteriori esami o terapie. In alcuni casi, un’aritmia innocua può essere facilmente gestita, ma, se si trattasse di una condizione patologica, il medico potrebbe consigliare la sospensione dell’attività sportiva, un trattamento farmacologico o, in casi più gravi, un intervento per ripristinare la funzionalità cardiaca.

La prevenzione, inoltre, non si limita alla sola individuazione di patologie. Il medico sportivo FMSI ha un ruolo educativo, fornendo indicazioni sul corretto approccio all’attività fisica, monitorando il recupero e orientando l’atleta verso stili di vita salutari, che comprendono una dieta equilibrata e un adeguato riposo.

In sintesi, la prevenzione cardiologica è un elemento essenziale per garantire una pratica sportiva sicura e salutare. L’importanza di una diagnosi precoce e di un monitoraggio costante non può essere sottovalutata, poiché solo con una corretta prevenzione si possono evitare danni irreversibili e migliorare le performance atletiche.

[Foto di Andrea Piacquadio su Pexels]

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