L'altra sostenibilità

La cultura della sostenibilità per una cultura sostenibile

Promuovere la cultura della sostenibilità e la responsabilizzazione dei giovani come agenti di cambiamento significa dare centralità al ruolo dell’education nei processi di sviluppo sostenibile, riconoscendone la crucialità.

Nel 2023 circa 733 milioni di persone hanno sofferto la fame, ovvero una persona su undici in tutto il mondo e una persona su cinque nella sola Africa. Lo dice il rapporto The State of Food Security and Nutrition in the World 2024 (Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2024) e lo ricorda la rettrice Elena Beccali nel corso del suo intervento a Piacenza in occasione del Dies academicus 2024-2025 dell’Università Cattolica.

Sono numeri che chiedono un impegno maggiore da parte di tutti, ma soprattutto una più solida consapevolezza in chi ricopre e ricoprirà figure dirigenziali, cariche politiche o ruoli apicali affinché «l’orientamento allo sviluppo non sia ridotto alla sola crescita economica – dice il messaggio del rettore – ma sappia comprendere anche la dimensione sociale e quella ambientale. E allora un’attenzione alla sostenibilità che da sempre è nelle corde dei percorsi educativi in questa sede e in tutto l’Ateneo dei cattolici italiani».

Quale legame intercorre tra sostenibilità ed educazione? L’educazione allo sviluppo sostenibile fornisce le conoscenze, le competenze, i valori e i comportamenti per vivere in modo positivo per l’ambiente, per l’economia e per la società. Per incoraggiare le persone a fare scelte intelligenti e responsabili, che aiutano a creare un futuro migliore per tutti è necessario lavorare per una cultura della sostenibilità, ovvero all’insieme di valori, pratiche e comportamenti che promuovano lo sviluppo sostenibile, in cui il progresso economico deve muovere di concerto con la conservazione delle risorse naturali e il rispetto dei diritti umani, senza dimenticare la sostenibilità della cultura che riguarda invece la capacità di conservare e valorizzare il patrimonio culturale in modo che possa essere trasmesso alle future generazioni.

L’iniziativa “Educazione allo Sviluppo Sostenibile: una tabella di marcia” (ESD for 2030) dell’UNESCO, lanciata nel 2020, mira a dare centralità al ruolo dell’education nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030. Tra le aree di azione ci sono le politiche educative, la trasformazione degli ambienti educativi, deputati a promuovere l’apprendimento sostenibile, l’accelerazione di azioni a livello locale, al fine di promuovere la sostenibilità e la responsabilizzazione e mobilitazione dei giovani come agenti di cambiamento.

Tutte queste azioni mirano a integrare l’education nei processi di sviluppo sostenibile, riconoscendone il ruolo cruciale: con la stessa volontà la Fondazione porta avanti dal 2020 il progetto Casa Comune, iniziativa di educazione alla sostenibilità ambientale e umana che EDUCatt mette in atto a partire da piccoli passi, con azioni per un’ecologia integrale, che contribuiscano all’educazione, alla sostenibilità e all’uso consapevole delle risorse. Tra le iniziative, la raccolta differenziata, la partnership con IoBevo®, il packaging d’asporto in materiale riciclato, il servizio eSharing, il processo di digitalizzazione delle risorse editoriali, ma anche il progetto solidale Casa Fogliani® che testimonia l’impegno per un accesso equo all’istruzione e la promozione di diritti umani, nonché la diffusione dei temi della Laudato Si’ all’interno della comunità.

EDUCatt EPeople