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Adolescenti, un’emergenza emotiva che richiede nuove alleanze

Il disagio emotivo degli adolescenti è sempre più evidente e diffuso. I dati lo confermano e ricerche come quella dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo pubblicata nel volume Adolescenti e vita emotiva cercano di analizzare il fenomeno. Con il fine di affiancare il progetto educativo dell’Ateneo, il Collegio Sant’Isidoro di Piacenza sta accogliendo un ciclo di eventi per parlare di amore, sessualità, aspettative di genere e manipolazione affettiva.

L’adolescenza è sempre stata un tempo di transizione e di domande, ma mai come oggi sembra essere segnata da un profondo spaesamento emotivo.

Le ricerche più recenti fanno emergere un quadro poco rassicurante: il 65% degli adolescenti ha subito episodi di violenza, bullismo o cyberbullismo secondo l’Osservatorio Indifesa, Terre des Hommes, mentre i suicidi tra i minori rappresentano oggi la seconda causa di morte in questa fascia d’età, come dimostrano i dai di Telefono Amico Italia. I comportamenti autolesionistici sono aumentati del 60% (Associazione culturale pediatri) e crescono i ricoveri per disagio psichico e tentato suicidio.

Sono i dati riportati in Adolescenti e vita emotiva. Tra Generazione Z e Generazione Alpha, un volume appena pubblicato da Vita e Pensiero con una ricerca condotta dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo a cura di Vanna Iori, ex professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Elena Marta, docente di Psicologia sociale e di comunità presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e presidente EDUCatt, Adriano Mauro Ellena, docente di Psicologia sociale e Psicologia delle Relazioni interpersonali, e Sara Martinez-Damia, docente nel corso di la laurea Psychology dell’Università Cattolica e psicologa ed educatrice sessuale.
Si tratta di un volume raccoglie riflessioni di studiosi e studiose di diverse discipline, che consente di avere uno spaccato sulla sofferenza psicologica delle nuove generazioni la quale richiede una risposta urgente da parte del mondo adulto.

Come ha voluto sottolineare la presidente EDUCatt Elena Marta, riprendendo il discorso tenuto il 5 aprile agli Open Day dell’Università Cattolica di Milano dal titolo Il mondo visto dagli adolescenti. Opportunità e risorse, «la rabbia, tra le emozioni più ricorrenti e anche meno accolte degli e delle adolescenti, nasce dalla delusione di un mondo adulto – che comprende tutti, non solo genitori ma anche docenti e adulti in generale – che fatica ad ascoltarli, a proporre categorie di senso per leggere la vita quotidiana e a proporre bussole valoriali autentiche. E quando affermo questo non intendo colpevolizzare nessuno: vorrei solo ricordare al mondo adulto che è necessario tornare a costruire alleanze tra adulti, comunità educanti che aiutino gli e le adolescenti ad assumersi le loro responsabilità».

Anche solo percorrendo l’indice della preziosa ricerca, non si può ignorare che dietro a molti gesti di disagio e di violenza giovanile si nasconde una sofferenza emotiva sistemica. Affiora spesso tra gli adolescenti un senso di vuoto relazionale, di abbandono simbolico: genitori assenti o sopraffatti, insegnanti percepiti come giudicanti o lontani, adulti incapaci di leggere e decifrare i segnali di allarme.

È nato dal desiderio di creare un’occasione di ascolto e dialogo il ciclo di eventi Violenza di genere… mi riguarda, inaugurato lo scorso 24 marzo al Collegio Sant’Isidoro di Piacenza. Il collegio, che ospita studenti e studentesse dell’Università Cattolica del campus di Piacenza, ha accolto il progetto partito da un’intuizione della professoressa Elisabetta Musi, docente di Pedagogia della famiglia, in collaborazione con il professore Fabio Gianotti, professore di Pedagogia. Il progetto si propone di affrontare la tematica della violenza di genere in modo preventivo, formativo e partecipato. Gli incontri – dopo la Pasqua il prossimo in programma è previsto per il 28 aprile — prevedono piccoli gruppi di lavoro su temi come l’amore, la sessualità, le aspettative di genere e la manipolazione affettiva. Dalle riflessioni già emerse durante il primo incontro è stato subito evidente il bisogno di parole, di spazi e di adulti pronti ad ascoltare. Lo scopo del percorso è quello di aprire un dialogo su una tematica urgente, attraverso modalità che vogliono intendere la crescita e lo sviluppo personale degli studenti come un processo condiviso e non solitario.

EDUCatt EPeople