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Per una Pasqua di speranza

Nel saluto e nella riflessione per le festività pasquali dell’Assistente Ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, Mons. Claudio Giuliodori, l’invito a far tesoro del tempo per rileggere il cammino personale di ciascuno e ritornare all’essenziale generando la vera speranza che abita il cuore dell’uomo.

«Con una rinnovata passione prendiamoci cura delle giovani generazioni! Vicinanza ai giovani, gioia e speranza della Chiesa e del mondo!» (Spes non confundit, n. 12). È una delle principali attenzioni a cui ci richiama Papa Francesco in questo anno giubilare.
Un tempo prezioso per rileggere il nostro cammino personale e comunitario dentro una stagione della storia che si mostra sempre più complessa e problematica. Negli ultimi mesi si sono aggravate le tensioni belliche e si sono complicati i rapporti commerciali. Ci troviamo di fronte ad un quadro geopolitico sempre più destabilizzato che in diverso modo tocca la vita di tutti e la rende più precaria e incerta.

Parlare di speranza può allora diventare più difficile e per certi versi può apparire illusorio. In realtà, è proprio in questo contesto che occorre ritornare all’essenziale e ritrovare la via maestra per dare un senso anche ai momenti di prova e di incertezza.
Si tratta di sfide che non spaventano la comunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che fin dalle sue origini ha sempre accompagnato e sostenuto i giovani universitari perché fossero in grado di dare il meglio di sé e contribuire in modo intelligente e generoso al bene comune.
L’Ateneo persegue questo obiettivo garantendo la più alta qualità scientifica, la cura delle relazioni per una crescita comune e condivisa, ambienti e servizi che consentano a tutti di svolgere al meglio il proprio compito.

Il tema scelto per l’annuale giornata dell’Università Cattolica: “Università, laboratorio di speranza”, che sarà celebrata il prossimo 4 maggio, ci aiuterà a riflettere su come l’Ateneo può essere una grande risorsa personale e comunitaria per generare speranza in questa società e in un’epoca su cui si addensano nubi minacciose. La speranza non è un prodotto da banco e non può essere svenduta e banalizzata.
Troppe volte vengono contrabbandate per speranza visioni illusorie ed effimere.
La vera speranza non viene da fuori ma abita il cuore dell’uomo e solo attraverso il cuore può essere testimoniata come afferma San Pietro: «non turbatevi, ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3,14-15).

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