Verso il perdono, la luce e la speranza: il Giubileo dei Collegi e delle Residenze
Nel cuore della Quaresima, i collegiali milanesi dell’Università Cattolica si sono ritrovati nella basilica di Sant’Ambrogio per vivere insieme il Giubileo dei Collegi e delle Residenze. Un momento di profonda spiritualità e condivisione, che ha unito riflessione, preghiera e intercollegialità in un cammino comunitario verso la Pasqua.
Guardare al futuro con speranza equivale anche ad avere una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere.
(Francesco, Spes non confundit, n. 9)
Un momento di raccoglimento, una celebrazione comunitaria, un cammino condiviso di fede e spiritualità. Venerdì 28 marzo, nella suggestiva cornice della basilica di Sant’Ambrogio a Milano, si è svolto il Giubileo dei Collegi e delle Residenze, evento promosso dagli assistenti spirituali dei collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e rivolto agli studenti e alle studentesse dei collegi Augustinianum, Ludovicianum, Marianum, Paolo VI e della residenza Buonarroti. Pellegrini di speranza: un titolo, quello dato all’evento, che corrisponde alla definizione che tutti i partecipanti al Giubileo, a partire dall’inaugurazione dello scorso 24 dicembre, stanno abbracciando con sempre più intensità nel corso dei mesi. Un pellegrinaggio interiore, in cui ci si mette in cammino non solo fisicamente, attraversando le Porte Sante, ma soprattutto spiritualmente.
Il Giubileo dei Collegi e delle Residenze: canti, perdono e luce
Le parole di Antonio Galizia, del collegio Augustinianum, descrivono bene il tardo pomeriggio del 28 marzo: «Un intenso momento di raccoglimento e meditazione sul significato dell’anno giubilare, vissuto nel cuore della Quaresima». Il Giubileo dei Collegi e delle Residenze ha preso avvio all’esterno della basilica di Sant’Ambrogio, dove l’incontro è stato introdotto da canti e preghiere alla luce del crepuscolo, in un’atmosfera di attesa e ascolto. Le voci del coro intercollegiale – che accompagna i momenti spirituali durante tutto l’anno – hanno avvolto i presenti e accompagnato i diversi passaggi dell’incontro. L’accensione delle candele, come ricorda Martina Gasloni del collegio Marianum, «ha letteralmente dato luce al momento», anticipando la solenne entrata in basilica attraverso la Porta Santa.
Il cuore dell’evento è stato segnato dalla lettura del Vangelo della Misericordia – in particolare la parabola del figliol prodigo – e dalla riflessione di fra Renato Del Bono, che ha invitato a riconoscere «la forza del cadere e la forza del rialzarsi»; passando poi alla Pasqua, ha ricordato come questa sia per tutti, credenti e non, un momento per nutrire la propria interiorità, una chiamata a riscoprire la spiritualità personale in una società che spesso tende a oscurarla.
Molto profondo e toccante, secondo il ricordo dei partecipanti, è stato anche il momento delle richieste di perdono, affidate alla voce di ciascun collegio. Alessandro Anselmo, del Ludovicianum, racconta come la preghiera del suo collegio si sia concentrata «sui peccati contro la giustizia sociale, l’individualismo e l’egoismo umano, ed è stata poi accompagnata da altre richieste di perdono su temi molto sentiti dalla comunità collegiale, come l’ambiente e la pace».
Pasqua nei collegi: spiritualità, cultura e formazione
Il Giubileo dei Collegi e delle Residenze – che quest’anno sostituisce in via eccezionale il tradizionale momento di Via Crucis intercollegiale – si inserisce in un più ampio cammino di preparazione alla Pasqua che come ogni anno coinvolge i collegi dell’Università Cattolica. L’Augustinianum ha proposto, tra le varie iniziative, una Via Crucis meditata e una passeggiata contemplativa sul Naviglio Grande, a sottolineare il valore del silenzio e dell’ascolto, mentre il Ludovicianum ha inserito il momento condiviso nella basilica di Sant’Ambrogio all’interno della tradizionale settimana eucaristica, costellata da momenti di incontro e approfondimento sul tema dell’educazione. La direttrice del collegio Paolo VI, suor Sara Ghiglioni, descrive il ricco programma di attività che hanno coinvolto le studentesse nel corso di questi mesi: dopo il momento di preghiera di fine gennaio in occasione della festa di sant’Angela Merici, fondatrice delle Suore Orsoline di San Carlo, «occasione per il collegio Paolo VI di fare memoria del cammino di santità a cui tutti siamo chiamati», e gli esercizi spirituali di inizio marzo a La Verna, le collegiali hanno celebrato il 10 aprile la tradizionale Cena Ebraica: un rito ricco di significato, che unisce memoria storica, cultura e spiritualità, perché «celebrare la Cena Ebraica in tempo di Quaresima aiuti a fare memoria dell’Ultima Cena di Gesù, che inaugura un nuovo Esodo».
Intercollegialità come progetto formativo, verso il Giubileo dei Giovani a Roma
Oltre al valore religioso, il Giubileo dei Collegi e delle Residenze ha avuto una forte valenza comunitaria. Come ha ricordato ancora Martina Gasloni, «l’intercollegialità, assieme alla spiritualità, è un progetto formativo da vivere e coltivare sempre più». L’unione tra spiritualità e formazione è infatti uno degli elementi che caratterizzano l’esperienza nei collegi universitari dell’Ateneo: un luogo dove crescere umanamente e spiritualmente, condividendo valori, cammini, riflessioni.
Anche le parole di alcune studentesse del Paolo VI descrivono bene la portata di questo momento: «Il Giubileo dei Collegi è stato un’occasione significativa che ha ricordato a tutti la portata dell’amore di Dio, della Sua misericordia e del Suo perdono, grazie ai quali possiamo, in ogni momento, sentirci amati profondamente, tanto da avere sempre la possibilità e la forza di ricominciare». Lo sguardo dei collegiali ora si apre verso nuovi orizzonti: dal 27 luglio al 3 agosto, molti di loro parteciperanno al Giubileo dei Giovani a Roma, ulteriore tappa di un cammino personale e comunitario che prosegue anche oltre le mura dei collegi.
Di segni di speranza hanno bisogno anche coloro che in sé stessi la rappresentano: i giovani… Non possiamo deluderli: sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire… Vicinanza ai giovani, gioia e speranza della Chiesa e del mondo!
(Francesco, Spes non confundit, n. 12)
[Si ringraziano per la collaborazione alla scrittura di questo articolo tutti i Collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e in particolare Alessandro Anselmo, Antonio Galizia, Martina Gasloni, suor Sara Ghiglioni, Rebecca Maletta e le studentesse del Paolo VI; l’immagine a corredo è uno scatto dal Giubileo dei Collegi a cura del collegio Marianum.]