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Green Food Week, la settimana verde delle mense universitarie

In una società sempre più attenta ai temi della sostenibilità e del cambiamento climatico, l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella riduzione dell’impatto ambientale. EDUCatt ha aderito alla “settimana verde” promossa da ANDISU insieme al Gruppo Cibo della Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS).

Le mense universitarie, luoghi di socializzazione e di scelte quotidiane, sono diventate palestre ideali per sensibilizzare i giovani riguardo l’importanza di una dieta più sostenibile. Proprio in quest’ottica, molte università italiane e non solo, stanno proponendo iniziative per ridurre l’impronta ecologica dei loro menu, attraverso l’introduzione di settimane dedicate all’alimentazione vegetariana e vegana.

Dal 7 all’11 aprile a Milano e a Piacenza, Mensa&Pizza.9 e Mensa.7 si sono tinte di “verde”: la Fondazione ha aderito alla Green Food Week 2025, la settimana dedicata alla promozione della sostenibilità alimentare e della consapevolezza riguardo all’impatto ambientale delle nostre scelte alimentari promossa da ANDISU e organizzata dall’Associazione Foodinsider.

Agricoltura sostenibile, cibo locale e stagionale, riduzione degli sprechi alimentari e diete plant-based sono i topic dell’iniziativa: nelle mense EDUCatt che hanno aderito alla GFW, da lunedì a venerdì sono stati proposti almeno un primo e un secondo vegani e giovedì 10 aprile si è tenuta la giornata meatless, cioè senza carne e pesce, per ridurre ulteriormente la pressione sull’ecosistema. 

Questa iniziativa parte da un obiettivo che ormai coinvolge gli atenei di tutto il mondo e che mira a promuovere la consapevolezza sul legame tra dieta e ambiente: la produzione di carne, infatti, è una delle principali cause di emissioni di gas serra, deforestazione e consumo eccessivo di risorse naturali come acqua e terreni agricoli. Al contrario, un’alimentazione a base vegetale riduce notevolmente il carico ambientale, contribuendo a una diminuzione delle emissioni di CO2 e della domanda di risorse naturali.

L’Università di Harvard ha lanciato il programma “Harvard Dining Services“, che promuove tra le altre azioni, pasti a base vegetale come parte della sua strategia per la sostenibilità, con un’area dedicata all’approfondimento nutrizionale dei pasti erogati nei suoi punti ristorativi e all’impatto ambientale che hanno i cibi che scegliamo di consumare.


In Italia, oltre a Università Cattolica, anche l’Università di Milano-Bicocca ha introdotto un’intera settimana dedicata a piatti vegani e vegetariani, registrando un notevole successo tra gli studenti e incentivando un cambiamento nelle abitudini alimentari. Allo stesso modo l’Università degli Studi di Firenze ha avviato progetti di sensibilizzazione, con il coinvolgimento degli studenti in eventi e workshop informativi sul tema della sostenibilità alimentare.

La scelta di aderire all’iniziativa è figlia dell’impegno che da qualche tempo la Fondazione ha preso grazie allo sviluppo del progetto CHSP – Canteen Health and Sustainability Project, un gruppo di ricerca sulle abitudini alimentari nella ristorazione collettiva che la Fondazione ha avviato nell’estate del 2024 nell’ambito delle attività pensate per migliorare la qualità della vita degli studenti e che coinvolge un gruppo di lavoro formato dai docenti e ricercatori dell’Università Cattolica Giovanni Aresi, Daniela Bassi, Greta Castellini, Margherita Dell’Asta, Diletta Gazzaroli, Lucrezia Lamastra, Linda Lombi, Elisabetta Musi, Matteo Pedrini, Emanuele Rinninella, con il coordinamento di Elena Marta, Presidente EDUCatt, Angelo Giornelli, Direttore della Fondazione, e Pietro Parmeggiani, Responsabile in EDUCatt del settore Assicurazione e Controllo qualità, con la collaborazione di Corrado Celata, Direttore UO “Promozione della Salute” ATS Città Metropolitana di Milano.

L’iniziativa della Green Food Week è alla sua prima edizione e a Milano è stata realizzata anche in connessione con altre iniziative come La frutta che fa del bene, una vendita benefica di arance donate da Profood in collaborazione con l’Associazione “Sorrisi infiniti” i cui proventi sono destinati agli studenti in difficoltà sostenuti dal progetto “Casa Fogliani”, un programma di sostegno e accompagnamento di studenti attivo anche a Piacenza.

Non solo una questione etica, ma anche pratica. Le diete a base vegetale sono infatti spesso meno impattanti in termini di risorse necessarie per la loro produzione; la produzione di proteine vegetali richiede meno acqua e terra rispetto a quella di carne e i cibi vegetali e integrali, meno processati, risultano più salutari anche per gli studenti, contribuendo a una dieta equilibrata che promuove il benessere fisico e mentale.

L’iniziativa delle settimane vegetariane e vegane nelle mense universitarie è dunque un’importante opportunità per educare e sensibilizzare i giovani verso un futuro più sostenibile. Il messaggio che si vuole trasmettere non è solo quello di ridurre il consumo di carne, ma di adottare una mentalità più consapevole riguardo le scelte alimentari quotidiane, per un mondo più equo e rispettoso dell’ambiente.

EDUCatt EPeople